Essere o non essere…by Sicily or not by Sicily?

Essere o non essere…by Sicily or not by Sicily?

Per il debutto del cartellone di Palco Off ecco sul palco il divino Shakespeare in persona (forse)… colto nell’intimità familiare di coppia in una notte insonne, in sospetta origine sicula, alla ricerca di un fantomatico cane. Lo vediamo animarsi in un vivace contrappunto a due voci, moltiplicate dai personaggi e dalle storie a cui darà vita di volta in volta la coppia del grande affabulatore teatrale, in un idioma evocativo del siciliano del ‘500, con la moglie che conosce l’inglese, coprotagonista e antagonista nello spettacolo “Sugnu o non sugnu. 2.0” (nella sua seconda edizione), scritto dall’appassionata estimatrice Francesca Vitale, che ne è anche interprete, e diretto e maneggiato con amorevole disinvoltura dal talento di Nicola Alberto Orofino, altrettanto appassionato frequentatore del grande drammaturgo, di cui abbiamo gustato diversi adattamenti, dal Macbeth a Misura per misura, a Riccardo III.

Qui il grande autore teatrale…inglese? siciliano? si offre in un testo condito dal gustoso duetto di William/Michelangelo Florio da Messina e Anne, dove l’osmosi tra scrittore & consorte e i personaggi sfiora con divertita e ironica ambiguità le trame di celebri storie, snocciolate nella scena domestica, senza soluzione di continuità, in una giostra caleidoscopica dove il distinguo è affidato alla granitica esuberanza di Daniele Bruno, caparbiamente intento, nel suo ruolo di didascalia vivente, a interrompere continuamente il dialogo dell’illustre coppia. Entrato in medias res come figura di contorno, invenzione registica, ironicamente dovrebbe risolvere il problema della confusione tra la coppia e i personaggi che irrompono a loro volta nel quotidiano della coppia, con un retrogusto pirandelliano dai risvolti proustiani.

Malsopportato dall’illustre scrittore e dalla di lui consorte, il giovane, zelante studioso illustra i vari stralci con la sua esibita competenza, conducendo il dotto divertissement a ulteriori intrecci. La pièce ci offre una piacevole carrellata tra gli straordinari, intramontabili testi di un autore che al di là delle sue origini sicule, inglesi o che dir si voglia, mostra la sua potenza e il suo charme, pur sbocconcellato, in queste piccole perle scelte a formare una preziosa collana di variegate citazioni. Banco di prova per la bravura e l’elasticità di Francesca Vitale e Francesco Foti che si misurano con ironico garbo e leggerezza in uno slalom tra l’autore, i testi, i personaggi, sfaccettature di un mondo fulmineamente colto e franto in innumerevoli, sapide schegge di raffinata estetica teatrale, “Sugnu o non sugnu” le sintetizza senza pretendere di sciogliere i nodi gordiani delle misteriose origini del Bardo o essere esaustivo della grandezza e ampiezza delle sue opere. A completare la bellezza dei testi nel sempre affascinante gioco del metateatro si affacciano le delicate note di “Ecco mormorar l’onde”, incomparabile madrigale di Claudio Monteverdi. Una notte di fronte all’eternità del più grande uomo di teatro.

SUGNU O NON SUGNU 2.0

Testo di Francesca Vitale

Regia di Nicola Alberto Orofino

Con Francesca Vitale, Francesco Foti, Daniele Bruno

Produzione La Memoria del Teatro

Palco Off

Al Teatro del Canovaccio di Catania fino al 29 Ottobre