Il letterario “mal sottile” di Violetta. “La Traviata” al Teatro Bellini di Catania
Su eleganti scenari e costumi in stile Belle Epoque siciliano, ambientata nella fastosa Palermo primo Novecento, è andata in scena al Teatro Bellini di Catania, su libretto di Francesco Maria Piave e musiche di Giuseppe Verdi “La Traviata”, celeberrima opera tratta dall’autobiografica “La Signora delle camelie” di A. Dumas. Con il Rigoletto e il Trovatore fa parte di una “trilogia popolare” ed è una chiara critica alla società borghese benpensante, dai falsi moralismi, un attacco che infatti inizialmente non le favorì una buona accoglienza, anche per i contenuti scabrosi. Sottoposta a censura dovette anche essere retrocessa al XVIII sec.
Protagonista è la celebre cortigiana Violetta, al secolo Marie Duplessis, fanciulla corrotta, dedita a lusso e lussuria, ma generosa e nobile d’animo, fino al punto da sacrificare l’amore per il bene del suo Alfredo, di cui si è perdutamente e sinceramente innamorata. Il Signor Germont le chiederà di allontanarsi dal figlio per il bene di lui. Lei accetta con il cuore spezzato. Un gesto generoso che le costerà la vita, già compromessa dal “mal sottile”, la famigerata tubercolosi, che falciava vittime fino al secolo scorso, ispiratrice di grandi scrittori, da Mann, a Bufalino.
Mirabilmente resa dai piani tonali, struggente nei contrasti tra le frivolezze e la passione e gli spasimi mortali, la storia, grazie soprattutto alla bella voce della convincente Claudia Pavone, mantiene la forza e la suggestione di una vicenda dove l’amore, grande protagonista, è eternamente “croce e delizia dell’universo intero”.
Con la significativa direzione di Bernàcer, l’opera è colta pienamente nelle sfumature melodiche del suo disperato e struggente bisogno d’amore e di vita.
In un’accurata edizione dalla regia lineare, elegante e raffinata nei bei costumi e nelle evocative ambientazioni, con voci in ruolo tese a cogliere l’intensità del sentimento reso nelle sue sfaccettature, l’intramontabile Traviata mostra tutta la forza del suo valore artistico, al di là della vicenda datata, ma sempre coinvolgente, nella indiscussa bellezza delle melodie verdiane.
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LA TRAVIATA
Melodramma in tre atti
Libretto di Francesco Maria Piave
Musica di Giuseppe Verdi
Con
Daniela Schillaci/Claudia Pavone
Flora Bervoix/Sabrina Messina
Carmen Maggiore
Javier Palacios/Alessandro Luciano
Piero Terranova /Francesco Perna
Rccardo Palazzo
Angelo Nardinocchi
Gianluca Tumino
Dante Roberto Muro/Giuseppe Filippo Micale
Salvatore Di Salvo
Orchestra e coro del Teatro Massimo Bellini di Catania
Direttore: Jordi Bernàcer
Maestro del coro: Gea Garatti Ansini
Scene Francesco Zito e Antonella Conte
Costumi Francesco Zito
Allestimento della Fondazione Teatro Massimo di Palermo
Regia : Mario Pontiggia
Al Teatro Massimo Bellini di Catania fino al 23 Marzo