La Giselle dell’Opera Nazionale di Bucarest rinnova il romantico binomio amore/morte, al Bellini di Catania

La Giselle dell’Opera Nazionale di Bucarest rinnova il romantico binomio amore/morte, al Bellini di Catania

@ Anna Di Mauro, 11 maggio 2023

Il furore della passione amorosa risplende nella fulva chioma della tenera “Giselle” dell’Opera di Bucarest, accendendo il celebrato balletto dei suoi fulgori e della sua struggente dolcezza.  Ottocentesca, densa di mielismi e arie di grande impatto, grazie alla  partitura del famoso Adolphe-Charles Adam, composta per la prima volta appositamente per lo spettacolo, questa danza che è stata onorata dalle ballerine dai nomi più prestigiosi, da Carlotta Grisi a Carla Fracci, continua a mantenere  inalterato il suo inossidabile fascino, grazie alla sua composizione musicale  di armonica bellezza, intessuta su una storia dove i clichés delle disuguaglianze sociali e dell’amore-sacrificio trovano rara delicatezza e intensità.

Divisa in due atti completamente diversi per atmosfera, il primo terreno, il secondo ultraterreno, l’opera, tradizionale nei costumi e nell’ambientazione di una Germania medioevale, nel primo atto rappresenta l’amore infelice di una ingenua contadinella, tratta in inganno da Albrecht, un avvenente aristocratico giunto nel villaggio in vesti popolane per una partita di caccia, già fidanzato, che la corteggia, invaghito della sua fresca bellezza. Inutilmente amata da Hilarion, guardacaccia del villaggio che cerca di metterla in guardia, “all’apparir del vero”, cioè della fidanzata di Albrecht e delle sue aristocratiche origini, Giselle straziata impazzisce di dolore e muore per la cocente delusione. Nel secondo atto, sullo sfondo di uno scenario onirico dominato dalla tomba di Giselle e da un suggestivo paesaggio lunare, danza una donna vestita di bianco: è Myrtha, la regina delle Villi, leggendarie ombre fantasmatiche di donne morte per amore. Questi irrequieti spiriti sono costretti a vagare di notte nei cimiteri per vendicare la loro sorte, costringendo gli uomini colpevoli di siffatti crimini a danzare fino alla morte. La loro apparizione presagisce il dramma che sta per compiersi. Giselle, ombra tra le ombre, ormai ne fa parte e danza insieme a loro. Giunge l’amato Albrecht, colto dal rimorso e pentito, a deporre fiori sulla tomba della povera fanciulla. Il suo destino è segnato, ma la forza dell’amore di cui la ragazza sente ancora l’empito, la induce a difenderlo dalle Villi e a sostenerne la prova danzando con lui, vicina e partecipe fino al dileguarsi della notte, nel dolce chiarore del giorno. Lui è salvo, mentre Giselle si allontana salutando malinconicamente per sempre colui che le rapì il cuore e la vita. L’atto sublime che ha conquistato i cuori più duri suggella così una romantica visione del mondo, dove le convenzioni sociali e di genere vengono confermate, in un secolo dove dopo il Congresso di Vienna tutto deve avere un ordine preciso. Ciò che oggi attrae lo spettatore contemporaneo sono da una parte le Villi -Baccanti che aleggiano minacciosamente sulle prevaricazioni del maschio dominante -, dall’altra la forza del sentimento che supera ogni ostacolo, persino la morte, sublimate dalla dolcezza struggente delle musiche di Adam, dirette da Krastin Nastev, eseguite dall’orchestra del Teatro Massimo Bellini, che accompagnano con perizia le esecuzioni impeccabili del corpo di ballo dell’Opera Nazionale, in primis della soave Giselle di Cristina Dijmaru e del possente Albrecht di Robert Enache, restituendo un’atmosfera di intensa grazia che rende questo balletto, nato da un’idea dello scrittore Téophile Gautier, ispirato dalla leggenda delle Villi, uno dei più  rappresentativi e amati del repertorio classico.

GISELLE

Balletto fantastico in 2 atti di Jules Henri-Vernoy de Saint-Georges e Théophile Gautier

Musica di Adolphe-Charles Adam

Balletto del Teatro Nazionale dell’Opera di Bucarest con la partecipazione dei solisti del Corpo di ballo

Mihai Babuşka allestimento e direzione
Adriana Urmuzescu scenografie
sotto la direzione artistica di Alin Gheorghiu
direttrice del balletto Laura Blica Toader

Krastin Nastev direttore

Orchestra e Tecnici del Teatro Massimo Bellini
Coreografie J. Coralli, J. Perrot, M. Petipa

Cast

Giselle: Cristina Dijmaru (9,11,12,14 maggio)
Albrecht: Robert Enache (9,11,12,14 maggio)
Hans: Sergiu Dan (10,12,13,14 maggio)
Myrtha, Regina delle Villi: Rin Okuno (9,11,12,14 maggio)
Pas De Deux dei contadini: Erina Yoshie & Ionut Dinita (9,11,12,14 maggio)

Giselle: Greta Nita (10,12,13 maggio)
Albrecht: Valentin Stoica (10,12,13 maggio)
Hans: Vlad Toader (9,11,12 maggio)
Myrtha, Regina delle Villi: Molly Hall (10,12,13 maggio)
Pas De Deux dei contadini: Marina Gaspar & Stefano Nappo (10,12,13 maggio)

 

Moyna (Villi): Greta Nita (9,11,12,14 maggio) – Marina Gaspar (10,12,13 maggio)
Zulma (Villi): Kana Arai (9,11,12,14 maggio) – Amyra Badro (10,12,13 maggio)
Bertha, madre di Giselle: Lacramioara Proca
Wilfrid, scudiero di Albrecht: Virgil Ciocoiu
Duca di Curlandia: Florin Mihalache
Bathilda, promessa sposa di Albrecht: Laura Blica
Contadini: Narcis Niculaie, Maxime Latapie, Cristian Susu, Jacob Connor, Adrian Ionescu, Stefan Meter
Suite: Mircea Ionita , Olena Sabosia, Alina Korzova

Villi II ATTO
Alessia Montesardo, Ruxandra Necula, Alina Korzova, Brina Yoshie, Andreea Valean, Katrin Kennedy, Olena Sabosia, Ana Toderica, Andrea Caleffi, Teodora Szabadi, Octavia Cristea, Isabela Maciuca, Carmen Pìndaru, Maria Ungureanu, Karen Saito, Maria Savastre, Gabriela Durleci, Amyra Badro.

ORCHESTRA E TECNICI DELL’E.A.R. TEATRO MASSIMO BELLINI DI CATANIA

AL Teatro Massimo Bellini di Catania fino al 14 Maggio