Un sogno chiamato Mafia onesta in un delirante musical made in Sicily

Un sogno chiamato Mafia onesta in un delirante musical made in Sicily

Originale, divertente, a tratti commovente, leggero, speziato, ironico, sognatore, ecco il musical siciliano d.o.c. “Lelè il mafioso”, composto sia drammaturgicamente che nei testi delle canzoni da Paolo Picciolo, un “non addetto ai lavori” bensì chimico, dotato di notevole sense of humour, per sua autodefinizione egotico, che in pieno delirio di esaltazione (sempre per sua definizione) ha anche prodotto lo spettacolo, affidandolo alle sapienti mani di Nicola Alberto Orofino e a un cast dinamico e coeso in univoco sforzo: uno squarcio di luce nelle tenebre della Sicilia alla mercè di un male endemico dall’appellativo inequivocabile: Mafia. Le ragioni profonde di questa apprezzabile operazione artistica, in realtà sorretta da un’etica robusta, che ha richiesto una grande energia e un notevole dispiegamento di forze tra coro, orchestra, attori, ballerini, (circa cinquanta elementi in scena), stanno nell’onesto messaggio di speranza in un mondo nuovo, dove le forze del Male saranno sconfitte dal Bene. Ci piace immaginare tutto ciò possibile e vederlo realizzato in uno spettacolo di sicuro effetto, dove l’impegno profuso dagli artisti testimonia la volontà ferrea che, dietro il sorriso, brilla nel cuore di chi crede nel cambiamento.

Ambientato nel futuro, il Sogno, opportunamente vestito dagli accurati costumi di Rosy Bellomia, tra l’innocenza simbolica di cori infantili e l’acerba freschezza delle musiche originali eseguite in diretta, comincia nell’Inferno, da dove “Sua Eccellenza“, un risibile capomafia, invia sulla terra il fascinoso Don Vito, suo subalterno, a ripristinare “Cosa nostra”. Il figlio Lelè, gay intraprendente, dirige un atelier di moda e durante l’assenza del padre ha cambiato radicalmente l’organizzazione mafiosa, tramutandola in un apparato onesto, con tanto di marchio “mafia”, ed esportando in tutto il mondo.

Don Vito, impersonato con ironia e verve da Francesco Foti, dovrà fare i conti con questi temi scottanti: la mafia “onesta” e l’omosessualità del figlio. In una sarabanda ben orchestrata il mafioso si muove disorientato, cercando soluzioni. Il turbine registico ci trascina in una sequenza inarrestabile, tra amori che nascono e che tramontano, ricette di cucina della scoppiettante biondo-riccioluta Nunzia, affidata allo spirito e al dinamismo di Carmela Buffa Calleo, tacchi a spillo di Lelè, il convincente Mirko Darar, e dei suoi collaboratori, tra cui l’esilarante Alfa di Cosimo Coltraro, efficientismi della segretaria di Lucia Portale, target macchiettistico del Maggiordomo/Avv. Pennisi di Francesco Bernava, nostalgie di mafie e fascismi del Turi di Tino Calabrò, tutti uniti, generosamente in scena, in osmosi corale, recitando, cantando, danzando, in un carosello grottesco e beffardo dove il Bene finirà per trionfare sul Male.

Lo spettacolo, comico-grottesco, con stralci poetici, senza voler assurgere a epica magnitudine, è non banalmente sorretto dal dinamismo di una regia attenta a non scadere nel déjà vu di un tema e di un genere, per certi versi, scontati. Una bella scommessa. Prolifico di una drammaturgia variegata vagamente surreale, ricco di effetti coreutici, giochi di luci, recitazione sopra le righe, il Sogno, in una scena particolarmente suggestiva, indossa le ali di angeli svolazzanti black & white che ci invitano a sorridere e sognare a occhi aperti, seppure per qualche ora.

LELE’ IL MAFIOSO.it

Il musical made in Sicily

Sceneggiatura originale e testi di Paolo Picciolo

Regia di Nicola Alberto Orofino

Con Francesco Foti, Mirko Darar, Carmela Buffa Calleo, Luca Fiorino, Tino Calabrò, Cosimo Coltraro, Francesco Bernava, Lucia Portale.

Coreografie Carlotta Bolognese

Luci Renzo Di Chio

Costumi Rosy Bellomia

Musiche originali Maria Fausta Rizzo, Claudio Palana,Giovanni Pulifiato, Alessandro Boriani

Direzione musicale Francesco Pisano

Coro Bianco Suono (Centro Progetto Suono- Messina)

Direzione coro e vocal coach Agnese Carrubba

Ballerini della Marvan Dance Group

Arredi scenici e attrezzature Cristina Ipsaro Passione – Riccardo De Leo

Assistente alla regia Gabriella Caltabiano

Produzione Horcynus Productions

Al Teatro Vittorio Emanuele di Messina