Al centro Zo di Catania le preziose sonorità dei Fratelli Mancuso

Al centro Zo di Catania le preziose sonorità dei Fratelli Mancuso

Assistere a un concerto di Enzo e Lorenzo Mancuso è un’esperienza che trascende l’ascolto musicale. E’ un viaggio dell’anima. Dopo, qualcosa  cambia irreversibilmente.  Il loro abbraccio di corpi e voci  nell’apertura del canto a cappella ci immette immediatamente nell’intimità di un’atmosfera sospesa, affettiva, intrisa    di suoni e gesti essenziali, forti, dove si ritrovano suoni  perduti e necessari.

I due fratelli dall’aspetto patriarcale, di origine siciliana, poeti, musicisti, cantori, compositori, ricercatori e innovatori della tradizione, ora risiedono in Umbria da dove, apprezzati e  pluripremiati per l’originalità e sostanza delle loro esecuzioni semplici e profonde,  vengono chiamati ad esibirsi e a collaborare in tutto il mondo con le università, con artisti di varia estrazione, coadiuvando con le loro musiche suggestive  anche spettacoli teatrali e opere cinematografiche. Nei loro concerti amano consustanziare il loro repertorio tessendo una trama su cui  innervano le loro creazioni,  innesti in un tessuto di tradizione rinnovato da esperienze contemporanee, veicolato dal timbro potente delle due voci, dalla gestualità sacra degli strumenti a corde, dalla melodia ricca di arcaismi tradotti in composizioni che cullano e richiamano dal profondo echi  sommersi di civiltà remote e passioni sopite.

Nenie arabeggianti, canti della tradizione rinnovati, dove le lingue dal siciliano, allo spagnolo, al latino, al greco si intrecciano e si susseguono in un magico tappeto sonoro, accompagnati da strumenti rari, come la ghironda e l’harmonium, trasportandoci in una linea melodica senza tempo, sovrana e serva di emozioni dove il sacro e il profano si annidano, scaturiti dai corpi  solenni, dalle bocche generose, mantra dell’anima siciliana aperta al mondo. Canti rupestri, rocce spalancate alla preghiera, al canto d’amore e di pena, struggenti per le parole dette e non dette, ma intuite sulla filigrana degli accordi. Canti densi della storia difficile di un’isola, l’intima isola, sorretta da un anelito insopprimibile di libertà.

Applausi emozionati e partecipi durante l’esecuzione dei brani, esplosi in una commovente standing ovation a chiusura del concerto per queste magnifiche voci dai timbri  caldi e pastosi, che scavano  e riportano in superficie antiche memorie, generosamente dispiegate nel gesto d’offerta di un canto strappato alle viscere della Sicilia, per proiettarlo in tutta la Terra. Un canto che continua a risuonarci dentro anche quando si sono spenti gli echi della sua armoniosa esistenza. Un canto che non si dimentica.

***

FRATELLI  MANCUSO – “ UN CANTO ESSENZIALE”

Enzo Mancuso: Canto, chitarra, Saz baglama, saz divan, ghironda, violino, sipsy.

Lorenzo Mancuso : Canto, chitarra, Harmonium, percussioni.

Per MUSICA- RASSEGNA RAIZES

A   Zo-Centro Culture Contemporanee – Catania