I disperati untori a pagamento di ‘Audizione’, per Palco Off al Canovaccio di Catania

I disperati untori a pagamento di ‘Audizione’, per Palco Off al Canovaccio di Catania

Atmosfera da thriller condita da umori sotterranei, in stand by davanti a un pubblico invitato ad entrare in medias res, lo spettacolo “Audizione” reclama già nel suo incipit una singolarità che si confermerà in progress.

Tre giovani sotto una luce fredda, in uno scantinato. Due uomini e una donna. Una scrivania li separa. E’ la scrivania del Potere. Il signor T. è un servo del Potere   che esamina cinicamente la coppia antagonista. Sembra una normale audizione. Ma presto si rivelerà ben altro. Entrambi aspirano all’unico, misterioso, ambito incarico. Il guadagno è una cifra da capogiro: centomila euro in una notte! I due aspiranti spietatamente concorrono e spietatamente vengono selezionati. Hanno superato prove e sbaragliato altri concorrenti. Sono alla stretta finale. Si fronteggiano senza esclusione di colpi aizzati dal sadismo del loro esaminatore che ha l’ultima parola.     Il suo linguaggio, sempre più crudo e scurrile, gradualmente scopre dettagli via via più inquietanti. Si affacciano parole come “orgia”, “malattia”, mentre il gioco si fa serrato e pian piano si rivela la vera natura dell’insolito colloquio di lavoro.

Il prerequisito essenziale è essere sieropositivi. L’orrore misto a tristezza si spalanca davanti ai nostri occhi, accanto ad un’oscura pietà per i due giovani, vittime-carnefici. Una crudeltà anonima li sovrasta e li soggioga sancita da una frase ricorrente: ”della vita degli altri non mi importa niente”, che ripetono al compiaciuto Kapò per convincerlo che sono adatti al ruolo: untori di una consenziente, scellerata genìa di pervertiti, senza speranza. La collisione si acuisce durante la momentanea assenza del maligno selezionatore fino allo sconcertante, imprevisto epilogo che verserà una inattesa goccia di miele sull’amarissima verità a cui siamo chiamati ad assistere, impotenti. Il Bene e il Male sottilmente intrecciati, lentamente si dipanano con risvolti umani, a lenire “il dolore del mondo offeso” per dirla poeticamente con Vittorini.

Questo dramma contemporaneo “a lieto fine”, scritto, interpretato e diretto da quattro giovani talentuosi, sensibili e aperti alla speranza, nonostante il tema scottante, è ispirato a una storia vera, uno sconcertante fatto di cronaca su cui si sta ancora indagando: un Party con roulette russa sessuale, dove il proiettile vagante è una persona sieropositiva in incognito. Raccapricciante realtà dei nostri giorni che fa rabbrividire per il suo bieco squallore, sollevando le cortine sulla povertà morale e sul vuoto di un mondo incredibile, dove si è disposti a pagare profumatamente per provare il brivido di essere infettati. Lo sguardo dell‘impianto drammaturgico qui è puntato sugli “untori”, interessante angolazione scelta per affrontare la sconvolgente vicenda, ricca di spunti di riflessione sulla drammatica e surreale decisione di infettare a pagamento, sull’onda di una rabbia dolorosa per la loro disgraziata condizione che li trasforma in impietose iene feroci. Uno spaccato metaforico sullo sporco mondo del lavoro, dalle dinamiche crudeli e inique.

La qualità drammaturgica di “Audizione”, spettacolo pluripremiato e selezionato in vari ambiti, si avvale di un testo intrigante di Chiara Arrigoni, coadiuvato dalla vibrante interpretazione della stessa Arrigoni e dei suoi antagonisti, il “cattivissimo” Massimo Leone e il “disperatissimo” Andrea Ferrara, nutriti da una competenza acquisita negli studi accademici, ma soprattutto da una passione sincera e da una sensibilità artistica e umana non comuni, capaci di catturare l’attenzione su una tematica scabrosa, senza mai scadere nella volgarità. L’eleganza della pièce, al di là delle parole e dei gesti pesanti, rivela una raffinatezza dell’ordito teatrale che, unita ad un sincero e toccante desiderio di cambiamento, fa di questo spettacolo una delle migliori proposte di Palco Off.

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AUDIZIONE

di Chiara Arrigoni

Con

Massimo Leone, Andrea Ferrara, Chiara Arrigoni

Regia di Francesco Toto

AUTOPRODUZIONE (Roma)

Per Palco Off al Teatro del Canovaccio fino al 16 Aprile