Lo spettatore accorto
EPISTOLARIO D’ AMORE
Lia Tanzi e Giuseppe Pambieri al Teatro Brancati di Catania
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Un uomo seduto alla scrivania di sinistra. Una donna seduta alla scrivania di destra.
Ci arrivano dopo essere entrati semplicemente, tenendosi per mano, come nella vita.
Sono Giuseppe Pambieri e Lucia Tanzi.
Leggono le lettere che i due protagonisti di “ Love letters” opera finalista al Premio Pulitzer
di A. R. Gurney, si sono scambiati dall’infanzia fino alla morte di lei. Leggono. Non interpretano.
Le vite di Andrew e Melissa scorrono unicamente in immagini evocate dal testo. Drammaturgia virtuale? La nostra fantasia li produce mentre ascoltiamo, come quando leggiamo un libro.
Un libro che non è un libro, un teatro che non è teatro.
Le lettere descrivono le vite dei due protagonisti, diversi per estrazione sociale, carattere, vite diverse in luoghi diversi, mantengono questo carteggio sul filo di un sentimento che si rivelerà solo molto tardi, amore. Ignari di questo amore si sono scritti fino al malinconico epilogo. La scoperta tardiva di un sentimento che mantiene inalterato il suo vigore forse proprio grazie alla lontananza.
Il rischio di questa delicata pièce è di cadere in una staticità asciutta, sostenuta da due narranti senza alcun altro supporto drammaturgico, che si sono misurati con un testo non facile. Una sfida consapevole per gli interpreti che, fiduciosi che l’amore dà sempre spettacolo, hanno offerto al pubblico un testo non banale, sostenuto unicamente dalle loro due voci.
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“Love letters” di A. R. Gurney Regia di Giuseppe Pambieri Con Giuseppe Pambieri- Lia Tanzi Produzione Teatro della Città Al Teatro Vitaliano Brancati di Catania