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Anna DI MAURO- Un insolito, gioioso Bach (Festival Internazionale Magie Barocche di Catania)

 

Musica classica


UN INSOLITO, GIOIOSO BACH

Per il Festival Internazionale Magie Barocche

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L’armonia  dei concerti brandeburghesi di Bach  tra le decorate stanze del bel palazzo Biscari di Catania, ha vivacemente rasserenato e carezzato gli animi del folto pubblico, deliziando ancora una volta gli amatori della musica colta.

Pregevole interprete del 6°, 3° e 5° concerto, in ordine di esecuzione,  l’ “Orchestra del Festival internazionale di Val di Noto”. Fortemente voluto dal direttore artistico di Magie barocche, in collaborazione con  direttori e solisti  di fama internazionale, l’Ensemble si avvale di valenti musicisti ( basti citare la viola di Augusto Vismara) del Teatro Massimo Bellini di Catania e si innesta nel progetto di sinergia e integrazione tra arte, musica e offerta culturale del territorio.

Composti nel periodo che J. S. Bach (ritratto, in alto, da Haussmann) trascorse a Kothen, in Sassonia e dedicati al melomane margravio Ludovico di Brandeburgo nel Marzo i721, i sei concerti, probabilmente mai eseguiti
a corte per la loro complessità, furono  titolati dall’autore in francese :Concerts avec plusieurs instruments” indicando una struttura musicale in cui ogni strumento era  affidato a un solista che seguiva la sua linea melodica. Solo nel 1879  per la prima volta furono denominati “ Concerti brandeburghesi” dal biografo Spitta.

Ogni concerto si avvale di una diversa organizzazione strumentale scritta per i principali strumenti del tempo: gli ottoni, i flauti, il clavicembalo, gli archi, costituendo una sorta di modello di concerto.  Il n.1, 3,6,  utilizzano cori strumentali di uguale importanza. I concerti n.2, n.4, n.5  hanno invece una struttura piramidale, con alla base gli archi, sopra i solisti che fungono da concertino e infine, al di sopra di tutti il solista, come nel 5° concerto, eseguito a chiusura dell’evento, dove nel primo movimento il protagonista è il clavicembalo, considerato il primo concerto per clavicembalo.

L’atmosfera affabile, briosa, evocativa della corte di Kothen di questa musica insolitamente vivace, magistralmente eseguita dall’Ensemle  induce  proprio alle movenze della danza, della gioia, dell’ allegria. Nell’opera  si avverte l’ardore giovanile di Bach, il gusto della polifonia, la capacità di saper organizzare e miscelare competenze, ispirazione, logica, desiderio di nuovi percorsi.  
Un piacevolissimo incontro di una manifestazione che si avvia alla sua conclusione e che culminerà nella serata dell’8 Dicembre con le  musiche del geniale Purcell, nell’ambito delle celebrazioni di un altro genio indiscusso del teatro di tutti i tempi: William Shakespeare. Una serata da non perdere.

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Magie barocche
I CONCERTI BRANDEBURGHESI
Di J.S.Bach

Palazzo Biscari -Catania