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Anna DI MAURO- Il fortepiano e la nuova Europa (Festival Magie Barocche)

 

 

Festival Magie barocche Val di Noto

 

IL FORTEPIANO E LA NUOVA EUROPA

Catania - Palazzo Biscari - Foto di Giovanni Dall'Orto.JPG

Un concerto eseguito da Andrea Coen

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Un appuntamento con la musica ‘alta’ di grande spessore quello di Lunedì 7 al palazzo Biscari di Catania (nella foto).
Protagonista l’antico pianoforte, il fortepiano, prezioso strumento a tastiera interamente in legno, nato alla corte medicea nel 1709 per mano di Bartolomeo Castelli, il suo inventore,  che sostituisce   i martelli foderandoli di pelle anziché di feltro, creando una straordinaria sonorità adatta all’  accompagnamento per il canto. La geniale invenzione si diffuse in tutta Europa conquistando capitali come Londra, Parigi, Vienna.

L’epoca d’oro di questo strumento abbraccia il periodo che va dal1780 al 1835. E’ l’Europa delle grandi rivoluzioni borghesi ad  animare la musica colta, con marce e marcette di ispirazione patriottica, che utilizzavano il forte piano, prediletto anche dai  grandi compositori  per le sue qualità timbriche adatte sia alle raffinate composizioni concertistiche  sia alle composizioni appassionate, ispirate  ai nuovi ideali.

Ad interpretare il dovizioso repertorio, impreziosito dal raro strumento, dalla seconda  metà del ‘700 alla prima metà dell’800, da  Bach a Beethoven, da Mozart a Cimarosa, passando per Haydin, Andrea Coen, raffinato musicista italiano, specialista di antichi strumenti a tastiera, dal clavicembalo all’organo al fortepiano.

Il Contrapunctus di Bach ha aperto la prima parte del concerto, seguito da Mozart e chiuso dalla Marche des Marseillois ( La Marsigliese).
A seguire i suggestivi Tableaux  di Dussek degli ultimi momenti della morte di Maria Antoniette, regina di Francia, in un emozionante intreccio di parole e musica, per rivivere un evento epocale e umanamente toccante. Dopo le Variazioni di  Haidyn, Coen ha magistralmente  eseguito  alcune celebri marce inneggianti alla libertà, da quella di  Cimarosa alla Monferrina di Clementi, all’Eroica di Beethoven, per chiudere con La grande Marche de Bonaparte en Italye di Steibelt.    

Per le sue particolari caratteristiche il fortepiano non è oggi considerato come reperto museale  di cui il pianoforte è l’attuale epigono, ma come strumento autonomo, recentemente riscoperto,
rivalutato e recuperato.

Magie Barocche prosegue il suo nutrito e interessante programma oggi con i Quintetti di Boccherini e Lunedì 14 con Musiche dell’età elisabettiana.

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Palazzo Biscari di Catania
IL FORTEPIANO E LA NUOVA EUROPA
Concerto  eseguito da Andrea Coen al fortepiano