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Anna DI MAURO- Breve storia del mondo (a Catania, una mostra di Pietro Ruffo)

 

Arti visive



BREVE STORIA DEL RESTO DEL MONDO

Catania, catania mostra ruffo, Zapping


Con questo titolo  è in corso di svolgimento  a Catania un’interessante e attualissima  mostra,  a cura di Laura Barreca, ospitata dalla Fondazione Puglisi-Cosentino nella prestigiosa sede di Palazzo Valle.

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L’autore delle opere esposte, realizzate  dal 2005 ai giorni nostri, Pietro Ruffo, giovane architetto romano pluripremiato, (Premio Cairo 2009- Premio New York 2010) ha personalmente illustrato la mostra, per certi aspetti spettacolare, a un folto pubblico, in un intenso  incontro seguito da una conferenza esplicativa  del significato  del suo progetto artistico, improntato sull’utilizzazione degli elementi -base della sua formazione: Il progetto, la carta, il disegno.

La mostra offre ai visitatori un’antologia di opere bi-tri dimensionali, dedicate ai grandi temi sociali, in un viaggio ideale che attraversa i valori della tolleranza e della democrazia nella storia dei continenti.
L’artista  sviluppa, attraverso un’originale scelta estetica, disegni su mappe, carte geografiche intagliate fittamente, installazioni, sculture dove domina la carta.

Conosciuto per le sue grandi mappe delle nazioni, su cui schiere di libellule intagliate a mano e fermate con migliaia di spilli rappresentano l’idea della libertà, Pietro Ruffo propone un percorso espositivo che conduce il visitatore al riconoscimento di padri-ispiratori del  pensiero liberale e costituzionale come il filosofo Berlin, il poeta Gibran; a quest’ultimo è ispirata “Liberty House”, una piccola costruzione architettonica che interpreta  il concetto che  un popolo per essere libero “fuori”,nelle istituzioni, deve prima essere libero “dentro”.

La potente espressione artistica  di Ruffo, sensibile interprete  della condizione geopolitica internazionale attraversa le più recenti e disastrose piaghe sociali: il colonialismo, la Primavera Araba, il fondamentalismo islamico, le rivolte dei lavoratori in Sud Africa, per concludersi nella penultima stanza sulle migrazioni nel Mediterraneo, dedicata al coraggio delle madri che tentano di approdare nelle coste siciliane per dare una vita migliore ai loro figli (una struggente carta da parati con l’effigie moltiplicata di madri coi figli in braccio).

Nell’ultima stanza  il modello 1:1 di un caccia monoposto biplano della seconda guerra mondiale   completamente rivestito di “mimetiche” sta a simboleggiare l’antitesi tra la leggerezza della carta
e la pesantezza dell’atrocità della guerra.

La compattezza del pensiero  interpretata con il “fil rouge” della carta intagliata e sovrapposta con stupefacente meticolosità, (il  materiale per eccellenza leggero, ma fortemente significativo di una fragilità lieve e onirica, impalpabile come la speranza, ma capace di aneliti insopprimibili), contrapposta alla greve esperienza umana, intrisa di violenze, sopraffazioni, ingiustizie, tradimenti, efferatezze d’ogni sorta, costituisce la singolarità di una toccante visione poetica e sostanziale al tempo stesso, un connubio prezioso che fà di questa mostra una imperdibile occasione di riflessione sulla nostra realtà, filtrata dall’occhio sognatore di un artista dalla spiccata personalità.

Come è consuetudine della Fondazione, la mostra è affiancata da visite guidate e laboratori didattici a cura di Identitas.
La sezione dedicata  ai bambini è condotta  da Giamina Croazzo, Irenea Privitera, Nadia Ruju.   
La sezione per gli adulti è curata da Lina Maria Ugolini, Ombretta Fusco, Marilisa Yolanda Spironello.   Le artiste, dopo avere ilustrato il percorso della mostra, conducono il laboratorio artistico ispirato alle opere visitate.

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“Breve storia del mondo”  Palazzo Valle. Via Vittorio Emanuele, 122 – Catania
Sino al 10 luglio  2016