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Anna DI MAURO- Dignità vo cercando… (“Donnacce” di G. Clementi T. Brancati, Catania)

 

Lo spettatore accorto



DIGNITA’ VO CERCANDO…

donnacce

”Donnacce” di Gianni Clementi. Regia di Ennio Coltorti, con Alessandra Costanzo e Paola T. Cruciani-  Teatro “Brancati” di Catania

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Luogo: Una stanza vagamente lussuriosa, tra drappi maculati e suppellettili tradizional-banali.

Tempo: Un Presente anonimo.

Personaggi: Due donne e un uomo. Tullia e Tindara, due attempate mercenarie del sesso, in disarmo. Un “Eccellenza” non meglio identificato, in odore di perversioni sessuali.

Azione: Mentre le due donne  si accingono a partire per una vacanza in Egitto, a Sharm El Sheik, paradiso dei poveri, premio per le sudate fatiche di un’onorata carriera, ecco piovere letteralmente dal cielo (balcone soprastante di “Teresa”) un uomo misterioso in tenuta sado-maso, che implora le due signore (così crede) di aiutarlo a venir fuori dall’inevitabile scandalo della sua presenza in una dichiarata frequentazione poco lineare e dignitosa.

Questi gli ingredienti da cui si dipana una commedia dal provocatorio titolo: “ Donnacce”, vicenda agro-dolce che propone ancora una volta uno spaccato sociologico dai risvolti moralistici su un tema che echeggia nella letteratura e nell’arte (come non ricordare il grande “Filumena Marturano”), strappando inevitabili sorrisi, risatine e riflessioni sulla scia di una conversazione che sfiora con apparente leggerezza temi delicati e importanti come il sesso nelle sue codificate o segrete perversioni.

Ben sostenute le diverse caratterizzazioni dei tre personaggi, a fronte di un testo vivace ed agevole che conduce gradevolmente ad un paradossale e tragicomico finale che umoristicamente suggella la povera e, a fronte di quella segreta e disonesta di Sua Eccellenza, onesta e dignitosa vita delle due “donnacce”,  generose fino alla morte…

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“Donnacce” di Gianni Clementi                                                                                                                                     Personaggi e interpreti: Alessandra Costanza (Tindara, detta Occhibeddi); Paola Tiziana Cruciani (detta Sofia Loren); Pietro Bontempo (il personaggio misterioso).                                                                                                          Regia di Ennio Coltorti; scene Jacopo Manni; costumi sorelle Rinaldi.

Direttore di scena Claudio Cutispoto; macchinista Franco Ursino; luci Antonio Licciardello; foto Dino Stornello; servizi organizzativi Isabella Costa; servizi amministrativi Emanuele Condorelli; coordinamento Rosella Messina; media partner Radio Zammù