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Anna DI MAURO- Una voce e mille pensieri (nella “Filumè” di F. Di Corcia. T. del Canovaccio, Catania)

 

Anna Di Mauro, dopo F. Nicolosi Fazio, riflette su questa inattesa, intensa edizione dell’opera di Eduardo, di scena al Canovaccio di Catania

 

Lo spettatore accorto



UNA VOCE E MILLE PENSIERI

Filumena Marturano ha la voce, il corpo, i gesti, i vestiti di un uomo

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Questa coraggiosa metamorfosi  come unico io narrante è  l’idea centrale di “ Filumè”, un progetto teatrale ideato e interpretato da Franco Di Corcia Jr, già sul palco del Canovaccio, teatro catanese sensibile  fin dagli esordi alle novità e attento  alla qualità delle opere rappresentate ed ospitate, come in questo caso.

In una stanza  buia e semispoglia,  un tavolino, una sedia, una brocca d’acqua, una candela, entra un uomo in pantaloni e camicia; tiene tra le mani una collana che scaglierà violentemente a terra. E’ Lui : Filumè.

L’impatto  di una Filumena al maschile, dove  solo all’inizio inevitabilmente riaffiorano le immagini delle grandi interpreti di questo personaggio epico, Regina Bianchi, Titina De Filippo, Sofia Loren, si stempera a poco a poco nella  storia dolorosa di una Voce narrante che prescinde dal sesso e diventa dramma umano.

Entriamo nel mondo di Filumè e sentiamo che la sofferenza di questa anti-Medea  appartiene a tutti, è di tutti, proprio attraverso questa felice intuizione dell’autore che riesce così a dare una connotazione ancor più vasta ed emblematica ad un già così forte e incisivo personaggio eduardiano.

La potenza del racconto si veste di poesia, di una delicatezza maschia che ci introduce pian piano nello squallido  mondo della prostituzione per fame per poi sollevarci alle sfere più alte dell’amore di un genitore disposto a tutto pur di assicurare una vita dignitosa ai suoi figli, quella che lei-lui  non   è riuscita ad avere.

Il pianto catartico di questa voce maschile, trasfigurata dalla gioia  ci accompagna alla conclusione di una certamente originale Filumena che  sorprende  e coinvolge.

L’idea  di “ Filumè”, finalista al premio Li Curti 2015 di Salerno, – dice l’autore del progetto – è nata dal desiderio di sperimentare la Voce, dando alla Voce e solo ad essa l’onere di esplorare i sentimenti umani ed era in gestazione da  nove anni. Rapito dalla Voce e dall’impatto emotivo dei sentimenti il pubblico non si accorge più che ad interpretare Filumena sia un uomo: una voce e mille pensieri.

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“Filumè …Una voce e mille pensieri”

( Liberamente ispirato a “ Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo)  Di e con  Franco Di Corcia Jr.   Produzione : Pensieri di Bo   Regia : Mario Matteoli   Luci e audio : Mattia Pagni  Consulenza emotiva: Laura Bonocore    Teatro del Canovaccio, Catania