Anna DI MAURO- L’umanità circense di Jodorowski (“Opera panica” al Teatro Stabile di Catania)

 

Lo spettatore accorto



L’UMANITA’ CIRCENSE  DI JODOROWSKI

 

“Opera panica” al Teatro Musco, Stabile di Catania

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Al Teatro “ Angelo Musco” di Catania è andata in scena la funambolica “Opera panica” alias Cabaret tragico,  di Jodorowski (nella foto, in alto), l’eclettico, genialoide regista ebreo di origine russa, a fronte di un testo nudo e  graffiante sulla condizione umana, satira  tesa ad indagare sull’inettitudine alla felicità e sulle sue  impervie vie.

A fronte di un acclarato destino dispiegato  in 26 quadri , quattro maschere circensi sciorinano il loro carnascialesco gioco al massacro, costruendo e destruendo senza sosta inesistenti equilibri sul filo della sopraffazione, dell’indifferenza, della nuda crudeltà, dell’amore negato,  dell’incomunicabilità.  Non c’è salvezza nei rapporti umani e il Tragico  si rovescia paradossalmente nel  Ridicolo, offrendo un divertissement dall’ironico  sapore.

L’umorismo yddish trasuda dai volti e dalle parole dei  protagonisti dell’assurdo cabaret, nelle vesti del Mago, del Lanciatore di coltelli, dell’Assistente, del Clown(La surreale Flavia Germana De Lipsis),  plurivessato e irridente,  impegnato a fronteggiare il piglio dittatoriale dei compagni, in un susseguirsi di ordini, soprusi, angherie, dal vago sapore militare.

Il regista consegna all’asciuttezza  quasi dismessa della scena il compito di svuotare il senso dell’Essere, in cerca di una irraggiungibile soddisfazione, risolvendolo in numeri da circo  tuttaltro che frammentari. Un unico brivido percorre il passaggio dei corpi affiancati nella variegata configurazione degli scorci: L’impossibilità di essere soddisfatti, sia nell’intimità  che nella società,

attraversando  la relazione amorosa. Il tono poetico si intreccia con il melò tragico in questa onirica atmosfera  che tutto lega e accomuna nella  scelta registica e ci lascia un attimo perplessi  e pensierosi sulla reale  consistenza del  desiato cammino della felicità. L’Opera si configura così  diafana metafora che tutti  ci accomuna in un sorriso dalla piega amara.

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“Opera panica” ( Cabaret tragico)   di Alejandro Jodorowski . Produzione: DoveComeQuando/Festival Inventario Regia : Pietro Dattila   Costumi: Maria Francesca Palli   Scenografia: Alessandro Marrone   Con: Letizia Barone Ricciardelli, Flavia Germana De Lipsis, Andrea Onori, Marcello Paesano.

Teatro “ Angelo Musco” di Catania .

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