Esagerate! Quando l’esasperazione potrebbe diventare “esasperanza”

Esagerate! Quando l’esasperazione potrebbe diventare “esasperanza”

@ Lisa Tropea, 3 giugno 2024

Cavallerizze disarcionate, runners con le scarpe inzuppate, mongolfiere con zavorra.
Le donne non possono giocare mai ad armi pari, partono sempre con uno svantaggio, se non con due, se non con dieci.
Lo spettacolo di stand up comedy di Cinzia Spanò racconta, con ironia ma senza nessuna condiscendenza, quanto il mondo non sia a misura di donna, e non è una metafora. L’attrice conduce per mano le spettatrici, ma anche gli increduli gli spettatori, nel mondo delle mancate pari opportunità, dichiarando fin dall’inizio che questo spettacolo è una sorta di corso per conoscere la realtà e apprendere non tanto la resilienza quanto l’esageranza, virtù necessaria in effetti per descrivere quanto si tratti di un campionato viziato fin dall’inizio e in ogni suo aspetto.
Si comincia con l’apprendere come si posizioni l’Italia nella classifica mondiale, quello cioè che valuta quante discrepanze si trovino di fronte le donne rispetto agli uomini, solo per il fatto di appartenere al genere femminile, a prescindere totalmente dal merito. L’Italia? Non sarà una sorpresa scoprire che non siamo tra i più virtuosi, ma scorrere l’elenco fino al 79° posto e vederci piazzati immediatamente sotto l’Uganda (e dopo paesi come L’Arabia Saudita!) lascia piuttosto sbigottiti.
L’enfasi di una performer appassionata e carismatica come Cinzia Spanò, formatasi all’Accademia dei Filodrammatici di Milano con collaborazioni importanti (con registi quali Antonio Latella e Damiano Michieletto), genera risate e sdegno insieme. Riportando dati raccolti dalla scrittrice Criado Perez in “Invisibili”, Spanò svela come il nostro mondo ignori le donne in ogni campo, altro che denigrarle, si tratta di una vera e propria cancellazione e deliberata ignoranza di quanto ci riguarda. E non è un’esagerazione. La “media statistica” su cui si basano i risultati medici, gli studi ergonomici, la strumentazione per lavorare in ogni ambito, addirittura la temperatura adeguata all’interno degli uffici, fa riferimento alla corporatura maschile, alla fisiologia maschile, alle reazioni maschili agli stimoli esterni.

Nel “master” di presa di coscienza di quanto abbiamo tutti i diritti per far presente al mondo che esistiamo anche noi si passa da esempi tratti dalle favole a casi tratti dalla scienza e dalla storia della cultura per controbattere punto su punto a quanti ci danno delle ESAGERATE quando facciamo notare che ci sono come minimo delle differenze di trattamento nei confronti di metà degli abitanti di questo mondo. Anzi, molto probabilmente mentre lo ribadiamo ci siamo già ridimensionate di molto, perché siamo abituate così, siamo cresciute tra i pregiudizi e nel bisogno di piacere e compiacere. C’è anche un esperimento tra bambini e bambine che spiazza un po’, perché evidentemente, crescendo, perdiamo la capacità di richiedere ciò che ci è dovuto, come compenso… E davvero, una volta uscite dalla sala, viene voglia di pretendere un aumento di stipendio, immediato e insindacabile.
Questa cavalcata nella consapevolezza, che prova a smuovere incrostazioni culturali al di fuori, nella società, ma anche dentro di noi, fa parte di una rassegna del Teatro Elfo Puccini di Milano dedicata alla drammaturgia femminile cui è stato dato il titolo di “Prima le donne”. A questo link https://www.elfo.org/rassegne/nuove-storie-2024.htm è possibile scoprire quali siano le altre attrici e registe in scena fino al 21 giugno.
Per vedere invece Cinzia Spanò spronare spettatrici divertite e inorgoglite il prossimo appuntamento è a Pesaro sabato 29 giugno, durante il Caterraduno (la festa di fine anno del programma radiofonico Caterpillar). Esageriamo pure.

 

ESAGERATE!
PIÙ CHE UN AGGETTIVO UN’ESORTAZIONE
di e con Cinzia Spanò

Teatro Elfo Puccini Milano