“Jungle Book Reimagined” di Akram Khan a TorinoDanza 2023

Jungle Book Reimagined di Akram Khan a TorinoDanza 2023

@Cristina Dalla Corte, 11 ottobre 2023

Chi non ha visto nella propria infanzia “Il Libro della Giungla”? Uscito nel 1967, è stato uno dei film più celebri della produzione disneyana, tratto dal famoso libro di Rudyard Kipling del 1894, che ha portato nell’immaginario di ogni bambino/adulto un‘idea di famiglia adottiva allargata, innovativa per quei tempi.
Il libro di Kipling parla di abbandono, di un branco di lupi (nemici giurati dell’uomo) che cresce un umano e lo affida alle cure di una coppia pantera/orso che aiutano e proteggono un piccolo d’uomo. La specie animale si dimostra, come sempre, superiore agli umani per capacità di accudimento e saggezza.
Perché fare un remake di questo lavoro così famigliare e conosciuto?
Akram Khan, noto coreografo inglese di origini bengalesi, ci risponde semplicemente: per parlare ai bambini di oggi che saranno gli adulti di domani; e per ottenere questo risultato ed entrare in contatto con il mondo infantile, sceglie due linguaggi: l’immagine proiettata di un disegno animato e la traduzione del linguaggio verbale in quello corporeo.
La parte di disegno animato è stupefacente, occupa lo sguardo intero, con una proiezione frontale e su fondo palco, che si intreccia con il movimento dei danzatori in scena, ed è la vera protagonista di quest’opera. La mission di questo remake la scopriamo con le prime immagini che ci portano nel presente di un pianeta devastato dai cambiamenti climatici, sommerso dalle acque, colmo di rifiuti e rottami, dove l’uomo si sta estinguendo: zattere galleggianti con lo sfondo dei monumenti devastati delle grandi capitali, corpi che cadono nelle acque profonde – immagine che resta scolpita nella memoria di chi vede lo spettacolo.
Essendo un tema troppo doloroso e crudo per poter accedere all’immaginario infantile, Khan crea un diversivo favolistico: il salvataggio da parte di un branco di lupi.
Da qui in poi la narrazione è quella conosciuta e lo spettacolo (di due atti per un totale 120 minuti) si banalizza; troppo narrativa l’interpretazione del coreografo, tanto che una parte del pubblico non è rientrata per il secondo tempo.
Il linguaggio corporeo è basico, fondato sull’emulazione dei gesti animali (scimmie, orso, lupi, pantera), fatto di annusatine, leccatine, deambulazioni a quattro zampe. L’unico momento di risveglio creativo avviene all’ingresso in scena di Kaa il pitone. Per questo personaggio Khan abbandona la antropomorfizzazione del gesto e lascia spazio alla creatività. Attraverso sei scatoloni di cartone di misura decrescente, animati dai danzatori nello spazio, si permette di giocare con l’interpretazione del gesto non letterale, creando, una dinamica perfetta per adulti e piccini.
Lo sforzo di tradurre il testo con il corpo e il movimento, secondo le regole dei singoli personaggi – Baloo morbido e giocoso, Baghera sinuosa e ferina, i lupi quadrupedi e alteri – non permette spazio di ricerca e astrazione. I bravissimi danzatori si ritrovano legati nell’interpretazione del testo senza via di scampo, imbrigliati nella traduzione delle parole.
Khan inciampa nell’errore di pensare che i bambini abbiano bisogno di una semplificazione attraverso l’emulazione del comportamento animale, dimenticando che nell’infanzia il mondo fantastico e creativo è ancora molto sviluppato, ed una sedia può diventare un missile, un rifugio o un carroarmato!
Dopo lo spettacolo Xenos del 2018, così intimo, personale e materico, Khan ci lascia perplessi a considerare che questo spettacolo non lo vedranno i bambini, ma gli adulti, nei festival, di conseguenza ci domandiamo: se il focus dell’artista con questa opera è parlare ai bambini di oggi, perché non proporlo ai giovanissimi?

TORINODANZA FESTIVAL 23
JUNGLE BOOK REIMAGINED
AKRAM KHAN COMPANY
6 ottobre 2023
Teatro Fonderie Limone Moncalieri

Le foto nell’articolo sono di Ambra Vernuccio

direttore/coreografo Akram Khan
collaboratore creativo/allenatore Mavin Khoo
scrittore Tariq Jordan
consulente drammaturgico Sharon Clark
compositore Jocelyn Pook
progettista del suono Gareth Fry
progettista luci Michael Hulls
scenografa Miriam Buether
direzione artistica e direttore dell’animazione Adam Smith (YeastCulture)
produttore/direttore del design video Nick Hillel (YeastCulture)
artisti/animatori del Rotoscope Naaman Azhari, Natasza Cetner, Edson R Bazzarin
Akram Khan Company
Co-produced by Curve Leicester, Attiki Cultural Society – Greece, Birmingham Hippodrome, Edinburgh International Festival, Esplanade – Theatres on the Bay Singapore, Festspielhaus St. Pölten, Internationaal Theater Amsterdam, Joan W. and Irving B. Harris Theater for Music and Dance – Chicago, Lincoln Center for the Performing Arts – New York, Maison de la Danse / Pôle européen de création – Lyon, National Arts Centre – Canada, New Vision Arts Festival – Hong Kong, Orsolina28, Pfalzbau Bühnen – Theater im Pfalzbau Ludwigshafen, Romaeuropa Festival, Stanford Live / Stanford University, Teatros del Canal – Madrid, théâtre de Caen, Théâtre de la Ville – Paris.
The technical adaptation of Jungle Book reimagined is kindly supported by Les Théâtres de la Ville de Luxembourg