Nel cerchio di luce. La Libreria Borgopò di Torino

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Nel cerchio di luce. La Libreria Borgopò di Torino

Il genius loci di Borgo Po, quartiere torinese dominato e protetto dalla Chiesa della Gran Madre di Dio, è assai diverso da ciò che si respira e si avverte nel resto della città. L’aria stessa ha una sostanza più lieve e mossa, qua e là baluginante di riflessi in transito, e chi si ritrova a vagare per le strade viene affatato dalle nuvole in viaggio, dai gelsomini adagiati su balconi e muri, dalle rose rampicanti che risalgono verso i tetti, dal verde abbacinante della collina, prossima alle case, dalle dolci curve degli edifici, così poco piemontesi. Si sente la quiete affabile di chi non insegue il tempo con vana voracità, e non si preclude il piacere degli incontri casuali e forse decisivi, o della conversazione improvvisata e arguta.

E’ una zona liminale, una soglia oltre la quale si può accedere alla vita che sta dietro a quella vera, e all’interno di questo cerchio di luce si trova la Libreria Borgopò, che per logo ha scelto il Sole, ovvero il simbolo dell’unità di Dio, dell’uomo e della natura. Lo spazio ulteriore della libreria – assimilabile al mondo dietro lo specchio di Alice –, ramificato e in curiosa estensione, accoglie con estrema familiarità il lettore curioso. Alcune stanze ombrose e arredate con disinvolta raffinatezza si uniscono a un giardino mansfieldiano dove si svolgono le presentazioni all’aperto. Grati per l’ospitalità, abbiamo rivolto alcune domande ad Alberta Vovk, colei che, dopo un periodo di chiusura, ha permesso alla libreria di rinascere.

Alberta Vovk

 

  • Gentile Alberta, ci può raccontare il suo rapporto con questa Libreria?

La Libreria Borgopo’ era il mio posto del cuore di quando ero bambina, i miei nonni e i miei genitori mi accompagnavano a comprare un libricino. Quelli che preferivo, facevano parte della collana “Piccoli brividi”. La Libreria Borgopo’ è sempre stata un punto di riferimento per il quartiere.

  • Si ha l’impressione che la Libreria stia tessendo una rete luminosa nel quartiere, in grado di “catturare” e coinvolgere le persone in una ricerca incessante di senso, di eleganza spoglia e calma, di colore, di mutazione alchemica. E’ così?

L’idea è stata proprio questa, cercare di riportare la Libreria ad essere il punto di riferimento culturale del quartiere. Un luogo in cui ciascuno possa sentirsi a proprio agio e a casa. Sviluppando anche una continua ricerca di sé stessi attraverso arte e letteratura. Si tratta di un lavoro di team senza il quale non sarebbe possibile portare avanti questa speciale avventura.

 

  • Ogni oggetto presente nelle stanze sembra che abbia una precisa funzione, o rappresenti un’indicazione (compreso il bel dipinto di Buzzati). Può raccontarci la genesi degli interni?

L’unica parte “originale” dalla fondazione sono gli scaffali che mantengono tutta l’energia della sua storia. Il resto dell’arredamento, dai tappeti ai tavoli e i quadri arrivano da casa mia e hanno l’energia di casa. Anche i giocattoli sono quelli di quando ero bambina. E sono sistemati con cura grazie al prezioso aiuto della mia famiglia e dell’architetto Marco Gennaro. I quadri alle pareti appartengono al mio papà, grande appassionato e collezionista di arte.

  • Dove si svolgono le presentazioni al chiuso?

Le presentazioni al chiuso si svolgono nell’antica cappella del Beato Amedeo, chiesa più antica del Borgo Po , anche antico cimitero del Borgo.

  • Quali sono le attività cui si dedica la Libreria, oltre alla vendita di volumi?

Roberto Briatta

L’attività è ricca. Ci sono presentazioni, incontri con gli autori e firma copie, letture in lingua straniera per i più piccolini, corsi su diversi argomenti,  pensati e preparati con meticolosa cura da me, dal mio prezioso collaboratore Roberto e dalla mia famiglia. Ogni attività, prima di essere proposta al pubblico, viene sperimentata dalla sottoscritta, per poter proporre degli incontri sempre di qualità (basti pensare ai pomeriggi dedicati alle costellazioni familiari, all’astrologia o alla serata su Tarocchi e Rune). Io stessa ho anche studiato presso l’Accademia dei Tarocchi. Inoltre si organizzano mostre di arte.

  • Ci sono case editrici o generi letterari che Borgopò ama particolarmente e mette in evidenza?

Tutti gli argomenti presenti in Libreria meritano la giusta evidenza; compito del libraio è di presentarli e strutturarli in maniera intelligente. In Borgopo’ si possono trovare narrativa, saggistica, spiritualità, poesia, arte (classica, moderna, contemporanea), architettura, design, moda, giardinaggio, cucina, viaggi, senza dimenticare le letture in lingua sia per grandi che piccini.

Author: Lucia Tempestini

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