Tea Ranno – La trilogia “amorusa”

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Nonostante tutto, il caro vecchio Natale…consigli di lettura per le festività

Tea Ranno – La trilogia “amorusa”

@ Cristina Dalla Corte, 18-12-2022

Tea Ranno, scrittrice siciliana di Siracusa, inizia la sua trilogia con con L’Amurusanza nel 2019 e porta a compimento l’emancipazione di questo gruppo di “sorelle dell’anima” con Gioia Mia edito nel 2022.
I suoi romanzi profumano di Sicilia, di zagare, di fichi, di limoni e sono intrisi da un dialettale poetico che rende così bene questo nuovo linguaggio, fatto di dialetto, di ricordi, di parole che suonano e risuonano nella memoria ancestrale; le parole assumono colore, suono, memoria, leggere questi romanzi è un esperienza multisensoriale e musicale.
“L’amurusanza” – termine siciliano che va oltre la traduzione letterale ‘amorevolezza’, porta con sé per estensione: passione, amore, desiderio, bellezza, trasporto, atteggiamento affettuoso. Qualunque gesto, espressione, parola, dono, sguardo, che riversi nel destinatario, sia esso umano, animale, pianta od oggetto, un amore incondizionato, genuino e sincero.
In antitesi, la narrazione porta situazioni sociali violente, amare, di mafia e controllo con personaggi (soprattutto maschili) ben caratterizzati, ma intrisi di un senso di mascolinità legato al potere e al possesso, al denaro, allo svilimento continuo della figura femminile, ridotta a pura “femmina”.
Emerge il tema tutto verghiano della “roba” che permea profondamente questi romanzi: molto presente è infatti l’ossessione del denaro, della ricchezza, a cui si collega il potere, il soddisfacimento dell’imperativo di distinguersi dagli altri.
La protagonista dell’Amurusanza e suo marito gestiscono una tabaccheria, sognando una vita insieme nel loro pezzo di terra chiamato “la Saracina”. Lui però muore prematuramente ma, subito dopo, nasce la cricca dei tabaccheri (filosofi, poeti e rivoluzionari), che aiuteranno la giovane fino a portarla a diventare sindaca del paese, rovesciando una giunta mafiosa. Una rivoluzione femminile, profondamente femminile, che getta il seme di un’emancipazione che vedremo crescere nei romanzi successivi.
Il secondo romanzo, Terramarina, è del 2020:  “A Terramarina vado abitando quando non sono sveglia e neppure dormo”.
La protagonista, rimasta sola dopo la morte del compagno, vuole portare legalità nella sua città. Il Natale la coglie triste e senza forze, ma a irrompere in questo lutto arriva Luce, una bimba di pochi giorni abbandonata per strada. La “cricca della tabacchera” adotta la picciridda, formando una stramba e generosa comunità fatta di lacrime e risate con sette madri e cinque padri. Le amiche cuciniere guidate da Luisa aprono il ristorante “Il piacere” che in poco tempo diviene famoso in tutta la Sicilia.
L’ultimo libro della trilogia, Gioia Mia, è del 2022: Ah Gioia mia, gioia mia, dove sei che ti chiamo e non rispondi?
Così il Nonno Don Nino chiamava Luisa quando insieme passavano le loro giornate al podere, mentre coltivavano amurusanza per la terra, la natura, gli animali, nel loro angolo di paradiso.
Persa la terra e il nonno, Luisa si ritrova in un ruolo di moglie e donna molto lontano dalla sua natura, grazie al matrimonio con Carmine. La terra e le sette amiche-sorelle, compiono la trasformazione del podere dal nome “Castidda” (perché “la terra è femmina”), che da “pietre perse”, così alla fine l’avevano chiamata, quella terra in pizzo alla collina” compie Il miracolo, ovvero il recupero in una tenuta rigogliosa e fertile, che suscita grande invidia.
L’esito della capacità di sognare proietta Luisa nel futuro e la spinge a risvegliare sotto la crosta riarsa i semi della risorgenza. Il legame sorto fra le sette donne che avevano reso celebre il ristorante Il Piacere, contribuisce a rafforzare in ciascuna di loro “la considerazione di sé”, quasi in una sorta di riconferma identitaria, dove finisce il tempo della scordanza e inizia il tempo della rinascenza.
Consiglio questa trilogia, in modo particolare, alle donne che hanno dimenticato la loro vera natura, legate da dipendenze affettive malsane, che hanno perso la loro identità, che comprendono che nessuno si salva da solo, che hanno bisogno di ricordare cosa sono state prima di perdersi.

 

Tea Ranno, L’Amorusanza, Mondadori, 2019

Tea Ranno, Terramarina, Mondadori, 2020

Tea Ranno, Gioia mia, Mondadori, 2022

Author: Cristina Dalla Corte

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