Quanto sono umane queste bestie, quanto son bestie gli uomini. ‘Diamine!’ di Maria Cassi al Franco Parenti di Milano

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Quanto sono umane queste bestie, quanto son bestie gli uomini. ‘Diamine!’ di Maria Cassi al Franco Parenti di Milano

@ Lisa Tropea, 17-05-2022

Maria Cassi torna in scena, ridando vita allo storico duo Aringa e Verdurini, ovvero la stessa attrice e cantante comica fiorentina insieme all’attore e pianista Leonardo Brizzi: i due avevano lavorato a lungo in una ricerca teatrale e musicale ibrida a cavallo tra anni ’80 e gli anni 2000, prima che la Cassi si dedicasse alla sua carriera da solista. Sul palco anche il maestro di contrabbasso Nino Pellegrini, livornese, come viene ben sottolineato nel corso dello spettacolo. Sì, perché le appartenenze territoriali, nazionali, familiari, locali e social-globali sono, come in tutti gli spettacoli di quest’artista, usati come espediente per far ridere e riflettere.

Questo Diamine! è lo spettacolo che il 3 giugno del 2021 ridava ufficialmente il via all’esperienza del Teatro del Sale, dopo la chiusura “pandemica” di più di un anno, come veniva egregiamente raccontato dall’attrice Maria Cassi e dallo chef Fabio Picchi in questo post di FB. Il Teatro del Sale di Firenze è un palcoscenico nato nel 2003 proprio grazie alla collaborazione tra Cassi e il marito Picchi, un luogo di socialità, cultura, riposo riflessivo e divertimento, dove è possibile assistere a spettacoli usufruendo dei servizi di cucina del Cibreo, storico ristorante del quartiere S. Ambrogio. Questa piccola notazione è doverosa perché purtroppo la verve di questo sodalizio è venuto a spezzarsi con la prematura scomparsa di Fabio Picchi solo tre mesi fa, e questo rende ancora più meritorio lo sforzo di continuare a portare in scena questo spettacolo per la sua compagna di una vita.

Lo spettacolo è una parafrasi con commento dell’opera di Camille Saint-Saëns Carnevale degli animali, in cui il compositore francese fa il verso a molti animali, domestici e non, descrivendoli in musica. Maria Cassi si avvale dunque del contrappunto del pianoforte e del contrabbasso, nonché della pedanteria del Maestro di pianoforte, che entra a sproposito e duetta a tratti con la voce che siamo abituati ad ascoltare in sperticati monologhi comici, serrati e frammisti a espressioni facciali iperboliche (dal mimo al clown). Il tema è uno dei più cari a Maria Cassi, essendo spesso gli animali dei perfetti specchi alle nostre caratteristiche più peculiari. Lo spettacolo mette insieme diversi frammenti, a partire dagli animali che ascoltiamo entrare in scena nell’esecuzione solo per piano e per contrabbasso fino ad arrivare alle lingue straniere, passando per la figura materna (così incombente nella formazione della piccola e dell’adolescente Maria) che le faceva presente quanti pericoli si nascondessero nei piccoli gesti di tutti i giorni. C’è il leone in guisa di gattino, ci sono le tartarughe che ballano il cancan, gli elefanti nella stanza, i piccioni che tutti odiano, i gabbiani che ci ridono in faccia, fino ad arrivare ai cigni che non muoiono mai… Sarebbe un peccato citare le tante felici battute con le quali punzecchia i presenti, ma è uno spettacolo che contiene tanti elementi felici delle sue precedenti esibizioni.

Maria Cassi appare segnata, dolente, appagata di non essere sola sul palco, in questo spettacolo in cui non si risparmia, cantando generosamente, cercando consolazione nel teatro e nella musica, senza la quale non varrebbe la pena di vivere. Non posso pensare che questi esseri a 4 zampe non abbiano un’anima, dice, prima di dare invece delle bestie ai tanti bipedi che intervengono agli spettacoli di ogni genere. Un inno alla libertà di fare come ciascuno si sente, in questo circo terrestre in cui resta solo il potere di ridere con gran disinvoltura sulle nostre tante debolezze, che Diamine!

DIAMINE!

Atto unico liberamente ispirato al Carnevale degli animali di Camille Saint-Saëns
con Maria Cassi
Leonardo Brizzi al pianoforte
Nino Pellegrini al contrabbasso
luci e suoni Diego Costanzo

produzione Compagnia Maria Cassi e Teatro del Sale Firenze

 

al Teatro Parenti di Milano

 

Author: Lisa Tropea

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