“Dici a me? Parole e discorsi da film”, pubblicato da Edizioni Intra: un’analisi letteraria di alcuni monologhi cinematografici

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“Dici a me? Parole e discorsi da film”, pubblicato da Edizioni Intra: un’analisi letteraria di alcuni monologhi cinematografici

@Marco D’Alessio, 21-03-2022

Quante volte durante la visione di un film, durante l’ascolto delle parole dette dai personaggi, è avvenuta l’interiorizzazione di interi monologhi? Ma fino a che punto abbiamo davvero afferrato quei termini che evocano immagini e situazioni? Se venissero letti susciterebbero le stesse emozioni?

Quest’indagine anima l’opera di Gianluca Sposito Dici a me? Parole e discorsi da film, nelle cui pagine l’autore raccoglie quarantaquattro monologhi tratti da alcuni film percorrendo la storia della settima arte nel corso del Novecento. Ogni singolo testo, corredato da una breve sinossi, è accompagnato da un’analisi delle figure retoriche. Quest’ultimo aspetto offre un’angolazione singolare della lettura dei dialoghi, diversa dal semplice ascolto, tale da mettere in risalto gli artifici retorici che rendono il testo memorabile per lo spettatore.

Charlie Chaplin, Il grande dittatore (1940)

Per esempio, l’iconicità del monologo finale del film Il grande dittatore (1940, regia di C. Chaplin) è resa dalla gradazione ascendente del tono e dei contenuti, nonché dalle continue anafore dei pronomi “loro” e “noi”, utilizzate sia per accentuare la coesione del testo sia per esaltare concettualmente l’unione fra gli esseri viventi, in quanto il discorso è un commovente invito alla pace tra gli uomini – tutti figli di uno stesso pianeta grande a sufficienza per tutti. Il protagonista stesso, un ebreo, sosia del folle dittatore, è l’espressione traslata del valore delle minoranze e dell’uguaglianza tra gli esseri viventi.

Generale Kutz, Apocalypse now (1979)

Un ulteriore frammento verbale preso in esame che, col tempo, è divenuto un mantra: le parole del generale Kurtz in Apocalypse now (1979, regia di F.F. Coppola) sono una denuncia dei crimini di guerra. Il brano è caratterizzato da uno storytelling in cui predomina il concetto di orrore. È interessante anche il modo in cui l’autore svela la biforcazione fra il romanzo che ha ispirato la pellicola di Coppola – Cuore di tenebra di Conrad – e la versione per il cinema, mettendo in luce come il protagonista nel romanzo preferisca essere giudicato, mentre nell’opera filmica scelga di essere ucciso anziché diventare oggetto di giudizio.

L’opera ci permette di percepire in maniera diversa i monologhi, offrendo nuovi spunti e sollecitazioni attraverso la lettura delle sceneggiature, e aprendo la strada a un’esperienza diversa dall’ascolto e dalla visione delle immagini proiettate, imprimendo così parole e concetti nella nostra mente con altri strumenti.

Dici a me? Parole e discorsi da film

Autore: Gianluca Sposito

Editore: Edizioni Intra

Collana: Retoricamente

EAN: 9791259910394

Author: Marco D'Alessio

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