Roberto Rustioni con il Radiodramma UFO di Ivan Vyrypaev _ dal 15 aprile in ascolto su Spreaker

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#TdRonline

Giovedì 15 aprile 2021

in onda sul canale Spreaker del Teatro di Roma

SCIENZA E FANTASCIENZA DAL VALLE

11 • 18 • 25 marzo / 1 • 8 • 15 • 22 • 29 aprile / 6 maggio

 

Giovedì 15 aprile (ore 17) in onda per il ciclo di radiodrammi il sesto appuntamento di

Scienza e fantascienza dal Valle, per addentrarci assieme a Roberto Rustioni nelle testimonianze

 di nove persone che hanno dichiarato di aver avuto contatti con civiltà aliene, attraverso le parole

 raccolte dallo scrittore russo Ivan Vyrypaev, che restituiscono l pubblico le loro misteriose

 e commoventi storie per rivelarci infine qualcosa su di noi e sulla vita nell’Universo

GIOVEDÌ 15 APRILE IN ONDA PER IL CICLO DI RADIODRAMMI

UFO

testo di Ivan Vyrypaev

ideazione, regia e adattamento radiofonico Roberto Rustioni

traduzione Teodoro Bonci del Bene (CuePress Editore)

interpreti Dario Aita, Daniele Amendola, Francesca Astrei, Giorgio Barberio Corsetti, Luca Carbone,

Silvia D’Amico, Loris Fabiani, Sara Putignano, Roberto Rustioni, Giulia Trippetta
assistente alla regia Ida Treggiari
sound designer Angelo Elle

si ringrazia Fausto Malcovati

Podcast scientifico Isabella Pagano

 

Produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale

 

L’evento rientra nelle attività di Roma Culture #laculturaonline e #CultureRoma

 

 

Giovedì 15 aprile (ore 17) appuntamento su Spreaker con il ciclo di radiodrammi Scienza e fantascienza dal Valle per il sesto ascolto, UFO di Ivan Vyrypaev, diretto da Roberto Rustioni, che ci conduce nelle testimonianze di nove persone che dichiarano di aver avuto un incontro con gli extraterrestri, raccolte dal «più importante autore teatrale russo del ventunesimo secolo», come lo definisce Fausto Malcovati.

Una serie di interviste a persone reali, sparse in diversi luoghi del globo terracqueo, e restituite in questa scrittura attraverso una drammaturgia a più voci, nella quale ritrovare il senso di una collettività umana in preda al «caos interiore» e un bisogno «di luce, di vita spirituale profonda», pronta a condividere le più intime e preziose riflessioni sull’esistenza. Arricchisce l’ascolto il podcast scientifico a cura di Isabella Pagano.

UFO–“Unidentified Flying Object”, ovvero “oggetto volante non identificato” – del drammaturgo russo Ivan Vyrypaev è un viaggio intorno al mondo attraverso il racconto incredibile di nove persone, molto diverse tra loro ma unite dal filo sottile del contatto con gli alieni, che offrono la testimonianza diretta, da ascoltare con il cuore e non con la testa, della loro esperienza con una civiltà extraterrestre. Un’opera provocatoria e spiazzante che viaggia nelle nostre più remote possibilità, per consentire verità a queste sorprendenti confessioni e rintracciarne assonanze con le loro vite, affidate alle voci e alla sensibilità attoriali di Dario Aita, Daniele Amendola, Francesca Astrei, Giorgio Barberio Corsetti, Luca Carbone, Silvia D’Amico, Loris Fabiani, Sara Putignano, Roberto Rustioni, Giulia Trippetta.

«Con il progetto Ufo proseguo il mio viaggio alla ricerca di autori contemporanei viventi che con la loro poetica e scrittura mi aiutano a portare avanti la mia idea di teatro–racconta il regista Roberto Rustioni Ivan Vyrypaevè uno degli autori russi contemporanei più affermati, oltre che un importante e riconosciuto regista cinematografico, e rientra nella meravigliosa tradizione teatrale russa. La ricerca di un contatto reale, la necessità di instaurare un dialogo autentico, sincero col pubblico (l’ispirazione a Stanislavskij è evidente), è al centro della sua creazione. Questo mi appartiene, soprattutto per quanto riguarda il lavoro sull’interpretazione degli attori. La struttura drammaturgica di Ufo è un chiaro esempio di docu-teatro. Dai monologhi degli intervistati emerge una narrazione sul senso della vita e sulla loro esperienza di contatto col divino: un testo mistico, esistenziale e spirituale, anche in questo totalmente russo (nella grande tradizione di Dostoevskij, Tolstoj, Cechov etc). La scrittura asseconda totalmente la natura documentaristica della narrazione: abbiamo a che fare con una lingua parlata, lontana da qualsiasi formalismo non soltanto linguistico. Il rapporto tra il testo e la realtà è diretto, anche se nel finale Ufo ci suggerisce che non è semplice stabilire cosa è reale e cosa no. Per questo progetto ho avuto il privilegio di lavorare con un gruppo di attrici ed attori fantastico, ognuno di loro mi ha regalato una sua verità e li ringrazio per questo. Per me un interprete non deve rappresentare o leggere. Deve provare a esistere, a vivere. Che si tratti di teatro, di radio odi serie tv. Credo anzi che la qualità drammaturgica di Ufo, in cui nove persone raccontano semplicemente le loro storie, possa entrare in felice sintonia con il mezzo radiofonico, forse ancor più che sulla scena. Confido nel fatto che la radio possa esaltare questi bellissimi e commoventi racconti».

Invasioni, contagi e distopie, proseguono nei radiodrammi ancora in programma il 22 e 29 aprile e 6 maggio (ore 17) per riscoprire testi classici e contemporanei di autori italiani e internazionali, fra cui Martin Crimp, Mikhail Durnenkov, Aldous Huxley, riproposti per l’ascolto dalle rispettive regie di Giacomo Bisordi, Francesco Villano e Duilio Paciello.

 

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Author: Redazionale

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