A Catania c’era una volta un Re. Al Teatro Massimo Bellini, ‘La Cenerentola’ di Gioachino Rossini

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A Catania c’era una volta un Re. Al Teatro Massimo Bellini, La Cenerentola di Gioachino Rossini

@ Loredana Pitino (13-12-2019)

«Una volta c’era un re,
Che a star solo s’annoiò:
Cerca, cerca ritrovò;
Ma il volean sposare in tre.
Cosa fa?
Sprezza il fasto e la beltà,
E alla fin scelse per sé
L’innocenza e la bontà».

Catania – La favola, raccontata da Charles Perrault nel 1627 – di quelle che le nonne raccontano ai bambini, alle bambine soprattutto, per insegnare loro i valori giusti e i giusti comportamenti – fu musicata da Gioacchino Rossini su libretto di Jacopo Ferretti, e rappresentata per la prima volta nel 1814.

Alla prima fu un insuccesso ma Rossini non si scoraggiò, “Non passerà un anno che sarà cantata da Lilibeo alla Dora e fra due anni piacerà in Francia e farà meravigliar l’Inghilterra” scrisse per rispondere alle critiche del giorno dopo.

Ferretti e Rossini avevano modificato il testo della celeberrima favola, eliminando tutti i riferimenti barocchi fantasmagorici e magici (la fata, la scarpetta magica, gli incantesimi, ecc.), e ne avevano fatto una “favola buffa”.

Dopo la composizione del Barbiere di Siviglia, ne La Cenerentola Rossini gioca con schemi narrativi e musicali molto simili, con una melodia ritmata e avvolgente, che cattura in un vortice intenso di violini e fiati, puntellato dal pizzicato degli strumenti a corda e dalla tastiera della spinetta, strumento antico dal suono quasi metallico, in un rococò strumentale e vocale.

L’intreccio, da opera buffa, replica la struttura della commedia classica plautina, col servus callidus Dandini che si adopera per far coronare il sogno d’amore al suo padrone, il principe Don Ramiro. C’è la comicità della commedia di carattere, l’indagine e l’agnizione, tutto ciò che genera il riso. Soprattutto c’è la musica, meravigliosa e allegra di Rossini, piena di brio, coi suoi crescendo e i recitativi, il contrappunto che si alterna alle cavatine e le arie del tenore e del mezzosoprano.

In questa edizione del Bellini di Catania i registi hanno reso omaggio alla città, al teatro Massimo Bellini che deve superare la sua terribile crisi e rinascere. Una serie di immagini dei monumenti più belli della città vengono proiettati sullo sfondo della scena, fanno da ambientazione tutta siciliana e barocca alla dolcissima favola della venere di cenere: la cattedrale, i palazzi del Settecento, le strade di lava, le fontane, il mare, l’Etna, il Palazzo Biscari coi suoi meravigliosi salotti, il liotru, il simbolo di Catania, Bellini nella sua più bella rappresentazione, la statua di Piazza Stesicoro. C’è pure una incursione delle terribili sorellastre in pescheria, la piazza del mercato popolare, dei colori e degli odori di questa multiforme città.

Il pubblico ride divertito e sorpreso ad ogni proiezione – estasiati i turisti stranieri, numerosi in sala – e si lascia conquistare dal cromatismo musicale avvolgente e quasi psichedelico di Rossini; molti momenti esaltano l’ascolto, uno su tutti: il quartetto/sestetto del secondo atto dove tra testo e musica si crea una vera onomatopea musicale (il gruppo avviluppa, sviluppa, aggruppa…)

Tutte degne di nota le voci che appartengono alla giovane generazione di voci rossiniane del momento dirette magistralmente insieme alla magnifica orchestra del teatro Massimo Bellini.

Davvero corretta, originale ed elegante la regia che, al di là della trovata dei video, disegna sul palcoscenico geometrie perfette e piccole coreografie comiche e di garbo. Belli i costumi.

Tre ore di divertimento e spensieratezza, eleganza e sobrietà.

Al Teatro Massimo Bellini, La Cenerentola di Gioacchino Rossini

regia Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi

direttore d’orchestra Maestro José Miguel Pérez-Sierra

interpreti:

Angelina Laura Polverelli  

Don Ramiro David Alegret

Dandini Vincenzo Taormina

Don Magnifico Luca Dall’Amico

Alidoro Marco Bussi

Tisbe Sonia Fortunato

Clorinda Manuela Cucuccio

Costumi Giovanna Giorgianni

Luci Antonio Alario

Con la partecipazione della città di Catania!

Author: Loredana Pitino

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