C’è qualcosa di nuovo oggi sul palco… “Aquiloni” al Polo Educativo Spazio 47 Catania

C’è qualcosa di nuovo oggi sul palco… “Aquiloni” al Polo Educativo Spazio 47 Catania

@ Anna Di Mauro, 11-12-2022

Nell’ambito del progetto “Palcoscenico Catania – La bellezza senza confini”.

Esplorando percorsi paralleli la drammaturgia contemporanea solleva il velo della consuetudine, scorgendo piattaforme e pinnacoli di un mondo che ci spia dai pertugi di tempi e spazi difformi dove tutto sembra possibile, dove gli opposti stanno accostati, come il riso e il pianto, il caldo e il freddo, la vita e la morte, dove coppie remote si incontrano in altro tempo, in altra vita, per esempio sotto i panni, o meglio le giacche di Salvo (il Salvator mundi?) e la minigonna di Maddi (la Maddalena?) per volare insieme, come i loro aquiloni, sulle ali di un vento che li sostiene nel cielo, li spinge lontano, anche se per poco, dalla terra e dalla loro realtà.

E’ quello che vediamo accadere nell’atto unico Aquiloni, fiaba in bianco e nero, metafora del cuore condotta con mano delicata e disinvolta da N. Alberto Orofino attraverso i sentieri del dolore, sugli spalti della solitudine, nel disperato, estremo tentativo di colmarla. Umanità sacra tra un canone carnale e uno spirituale, come in uno spartito a più voci. Salvo è il candido figlio di una suora, Maddi una prostituta di basso profilo. Si incontrano, o meglio si scontrano. Ignorano l’identità dell’altro. Sembrano agli antipodi, ma in fondo sono uniti da un destino comune: entrambi danno amore senza riceverne in cambio. Tra uno sguardo e una filastrocca, un “miracolo” e una confessione, ilari, ma non troppo, in una girandola di microcolpi di scena conditi dalle note intrecciate della Traviata, di De André, i loro estremi si toccheranno per una frazione atemporale, dilatandosi in un volo che è gioco, ma non finzione, fuori dai ruoli, dalle concrezioni di vite vissute, per infine ricomporsi nel pianto di una Madre sul sepolcro del Figlio, sulle note della grande poesia pascoliana, sul filo di un Aquilone che non volerà più, ma che ha conosciuto l’ebbrezza del sogno dell’aria.

AQUILONI

Drammaturgia della compagnia

Con Francesco Bernava – Alice Sgroi

Regia   N. Alberto Orofino

Assistente alla regia Gabriella Caltabiano

Scene Arsinoe Delacroix

Costumi Laura Lucia Lazzaro

Produzione Associazione culturale Mezzaria in collaborazione con Senza Misura Teatro

Progetto “Palcoscenico Catania – La bellezza senza confini”

Polo Educativo Spazio 47 Catania