Teatro di Roma presenta “Keep the village alive”. Short Theatre 11 (718 settembre)

 

Teatro  di Roma

Short Theatre 11


KEEP THE VILLAGE ALIVE

7 > 18 settembre 2016

La Pelanda. Centro di produzione culturale

Palazzo Venezia | Teatro India | Villa Medici | Biblioteca Vallicelliana

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Festival di particolare interesse per la vita culturale della Città, Short Theatre 11, ideato e organizzato da AREA06 con la direzione artistica di Fabrizio Arcuri, è realizzato con il sostegno di MiBACT e Regione Lazio e con il contributo di Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Dipartimento Attività Culturali e Turismo in collaborazione con La Pelanda – Centro di produzione culturale, Factory, Zètema Progetto Cultura, Teatro di Roma e SIAE ed è inserito nel cartellone dell’Estate Romana 2016.

Un appuntamento atteso e partecipato per la cittadinanza, un momento prezioso di incontro e scambio per artisti, operatori e critici. Questo è Short Theatre: dal 7 al 18 settembre teatro, danza, musica, ma anche arti visive, installazioni, video, performance e clubbing animeranno gli spazi de La Pelanda. Centro di produzione culturale al MACRO, a cui si aggiungeranno le collaborazioni con Palazzo Venezia, Teatro India, Villa Medici e Biblioteca Vallicelliana.

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Short Theatre, da undici anni è questo: un luogo e un tempo in cui si ricompone una comunità di artisti, pubblico e operatori. Una comunità alla ricerca della giusta distanza tra sguardo e creazione. Short Theatre è una lente con cui osservare il paesaggio dello spettacolo dal vivo italiano e internazionale, ma anche un’occasione di dialogo intorno all’attuale condizione della performance, alle sue forme e ai suoi sensi, alle sue prospettive. Short Theatre è insieme il villaggio, il suo abitante, e lo straniero in visita.

KEEP THE VILLAGE ALIVE significa continuare ad allestire, ogni anno, un luogo, temporaneo e delimitato. Un villaggio di transito, uno spazio di riposo per i nomadi, di racconto per i viaggiatori, per assecondare una voglia di resistenza, ma anche di indagine, di scoperta, di abbandono vitale a quello che non possiamo non fare: prenderci cura dei nostri desideri e delle nostre possibilità.

Spettacoli, incontri e conversazioni, percorsi di formazione e di visione, djset, concerti, installazioni: queste le vie che si possono percorrere in questo villaggio. Impossibile mapparne l’intero territorio, troppo vario, così preziosamente articolato, dislocato, sgrammaticato nella sua urbanistica umana.

L’edizione 2016 intensifica la presenza di artisti nazionali e internazionali, emergenti e affermati: un territorio di confronto e di sconfinamento tra le diverse discipline della scena, le nazionalità ma anche le generazioni, per un festival che conta 12 giorni di attività – tra prosa, musica, danza e arti performative – 50 compagnie, di cui 16 straniere e 34 italiane, con 150 artisti presenti: numeri che disegnano un paesaggio la cui geografia è quotidianamente arricchita da incontri, workshop, installazioni, djset, concerti.

E cresce la volontà di integrare sempre più il pubblico nel momento performativo, come vero motore di una “comunità” unita nella vocazione alla ricerca e al confronto tra spettatori e artisti.

Anche quest’anno il centro di Short Theatre risiederà alla Pelanda. Centro di Produzione Culturale. Il festival vede però ampliare la sua presenza in città, coinvolgendo ulteriori spazi: rinnovano la collaborazione con il festival il Teatro India e la Biblioteca Vallicelliana, a cui si aggiunge Palazzo Venezia – nell’ambito della rassegna Il Giardino Ritrovato.

 

*Uffficio Stampa a cura di Amelia Realino

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