Francesco NICOLOSI FAZIO- Altissima censura (Italia, comunque, “fuori rischio” terrorismo)

 

Agorà


 

ALTISSIMA CENSURA

© Reuters – LaPresse© Reuters

Italia, comunque, “fuori rischio” terrorismo.

“Semo o nun semo…?” (antico dubbio romanesco)

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Il Grande Papa Giovanni Paolo Secondo osò opporsi alla guerra in Iraq. L’unico politico che si schierò in sua difesa fu Roberto Formigoni che denunciò: “Sul Papa minacce gravissime”. La più poderosa di queste fu un’intervista ad Ali Agca con cui si aprì un TG1 delle 20. In questa incredibile intervista (curata da un potentissimo che ricordo e non cito) l’unico argomento approfondito fu quello dell’elezione del papa polacco, l’attentatore motivò i colpi dicendo:”Il papa era da eliminare, perché messo là dagli americani”.

Da sempre all’interno del conclave si sono giocate partite geopolitiche. La Sicilia perdette l’elezione di un suo papa (non avviene dai tempi dei bizantini!) quando il candidato siciliano, giunto quasi al soglio pontificio, fu eliminato dal veto dell’allora impero austo-ungarico che, per bocca di un altro cardinale, denunciò l’eccessiva vicinanza alla Francia del cardinale favorito. Non cito i cardinali, perché non ne ricordo i nomi (scrivo sempre a braccio) ed anche se li ricordassi potrei ottenere solo qualche problema con gli eredi, figli o nipoti che siano.

Si riteneva che l’elezione di Francesco fosse gradita oltre atlantico. Fece scalpore la dichiarazione spregiudicata di Obama che, prima del conclave, annunciava l’elezione di un “papa americano”. La successiva conferma della “premonizione” del presidente USA, dava tutta una spiegazione politica anche delle dimissioni di papa Ratzinger. Oggi qualche segnale lascia intendere che il feeling di papa Francesco con gli USA non è come agli esordi. Da tempo il papa esorta i cattolici con un quasi esplicito: “Pregate per me!”. Del resto anche il papa che fece crollare il muro di Berlino, per poi pentirsene, divenne successivamente un ostacolo alla strategia delle multinazionali, mafia compresa. Papa Francesco pensa troppo ai poveri del mondo e vuole difendere la dignità umana.

Il culmine si è raggiunto in questi giorni quando il papa, interpellato sul fatto se siamo, o no, in una guerra di religione, ha affermato: “Non siamo in una guerra  di religione, la guerra è per i soldi!”. Solo qualche TG ha trasmesso la seconda parte del messaggio, limitandosi tutti i TG a commentare dicendo che, per il papa, non è una guerra di religione. Facendo credere che il papa era quasi rimbecillito. Succede quando si spezza volutamente un concetto, eliminandone la motivazione. Tutti i giornalisti “embedded” non citano più la motivazione economica del terrorismo, denunciata dal papa. Avrebbe messo l’opinione pubblica quasi di fronte all’evidenza. E’ stato censurato il papa.

Se gli attentati in Inghilterra, Germania e USA sono opera di singoli dementi, gli attentati in Francia sono molto più frequenti e ben organizzati. L’Inghilterra raccoglie la stragrande maggioranza dei fondi arabi, le industrie tedesche sono in parte di capitali arabi, gli USA non possono mai essere nel mirino terroristico-economico dei petrodollari. La nostra debole e disperata Italia, pur attraversata da un flusso enorme di mussulmani (come la Grecia), non è mai stata oggetto di attentati gravi. Anzi alcuni attentatori sono transitati dall’Italia, per agire altrove. Non credo che la sola presenza delle mafie garantisca la nostra sicurezza. Siamo un’Inghilterra “in pectore”, e siamo ben felici di incassare i petrodollari, particolarmente il nostro governo, che incassa. Otteniamo così pure benefici terroristici.

L’unica libertà che ci resta è capire. Vogliamo, possiamo, dobbiamo.

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