Francesco NICOLOSI FAZIO – Nervi a fior di …crepapelle (Almodovar reinventato da Patrizia Billa e Laura Giordani)

 

Lo spettatore accorto


 

NERVI A FIOR DI….. CREPAPELLE.

Donne sull’orlo di una crisi di nervi.

Di Patrizia Billa.   Adattamento, scene e monologhi: Laura Giordani.   Regia: Gino Epaminonda e Laura Giordani.  Con: Vera La Rosa, Laura Giordani, Marcella Alessi, Serena Guzzardi, Simone Epaminonda. Assistente Luci: Angelo Pappa.  Assistente Audio: Valerio Iudica.   Al Teatro di via Tezzano – Catania.

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Tutte le sere sold out! Prima nazionale assoluta. Applausi a scena aperta. Miracolo al Tezzano. Sembra di essere tornati agli anni ’70, quando il teatro riempiva le sale e le serate degli italiani. Invece nel 1970 nessuno degli attori in scena ancora era nato. Bela Balacs, per definire un film poco espressivo, usava la definizione: “teatro cinematografato”. Ma in realtà, anche se esiste un rimando al film omonimo, questo “Donne…” è invece teatro puro, vero, pulsante.

Quattro donne si incontrano il lunedì, con la scusa del poker, per fare i conti con le proprie relazioni e le proprie vite. I loro uomini, convitati di pietra, sono il lontano motore delle loro angosce e frustrazioni. Uno di questi lunedì sera decidono di provare l’esperienza hard di un gigolò. Il finale a sorpresa non risolve le contraddizioni, ma lascia un filo di speranza e tratti di gioia.

Il modo migliore per capire sé stessi è riderci sopra. Uno spettacolo esilarante che, tra uno sghignazzo (si ride alle lacrime) ed un applauso, riesce a vivisezionare i rapporti tra uomo e donna, meglio di 100 trattati di psicologia. Il tutto visto “dalla parte delle donne” ma con chiarezza ed intelligenza disarmanti.

Il miracolo si compie in scena, con le quattro attrici che diventano come una figura mitologica: un corpo con quattro teste e quattro (opposte) anime. Un quadruplice corpo che si muove all’unisono, riempiendo ogni angolo del palcoscenico ed aleggiando sul pubblico, abbindolandolo con risate e sentimenti. L’arrivo dell’uomo-gigolò, nel secondo atto, accresce l’armonia. Quattro attrici perfette, con Laura Giordani adorabile mattatrice e Simone Epaminonda, figlio d’arte, che bene s’inserisce nel meccanismo astutamente oleato del gineceo.

Si spera in ulteriori repliche in questa stagione ancora. Si auspica che questo gioiello possa girare almeno la Sicilia intera, per ricordare a tutti che nessun spettacolo al mondo può competere con il teatro, quando è serio, intelligente e divertente.

Grazie e arrivederci! (più che una promessa sembra una minaccia…). Vogliamo ancora risate, a crepapelle

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