Franco LA MAGNA- Torino Film Fest. 33a edizione. Oltre 200 film in otto giorni

 

Rassegne



OLTRE 200 FILM IN OTTO GIORNI

Manifesto del Torino Film FestivalManifesto  di quest’anno

Alla 33° edizione che verrà inaugurata all’ aditorium “Giovanni Agnelli”

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Un’offerta ricchissima, come avviene ormai da molti anni, caratterizza i numeri del 33° Torino Film Festival (Torino 21-28 novembre, seconda tornata diretta da Emanuela Martini), che con 158 lungomentraggi, 15 mediometraggi e 32 cortometraggi, offrirà al sempre attento e composto pubblico eterogeneo del capoluogo piemontese, ai molti cinephiles e aficionados, critici, giornalisti provenienti da ogni parte del mondo e a semplici spettatori, un intenso programma spalmato nelle tradizionali sezioni che contraddistinguono questa grande kermesse cinematografica sempre più onusta di consensi. Largo spazio alle opere prime e seconde (47), ma altresì alle anteprime mondiali (50) ed internazionali (20), a quelle europee (8) e alle ben 70 anteprime italiane. Opere scelte dopo la rigida selezione compiuta su ben 4000 film visionati tra corti, medio e lungometraggi.

Clou della manifestazione, che si aprirà all’Auditorium Giovanni Agnelli sabato 20 novembre con il film inglese “Suffragette” di Sarah Gravon, il “Torino 33”, principale sezione competitiva con 15 film in arrivo da tutto il mondo realizzati nel 2015, riservata ad autori alla prima, seconda o terza opera, una competizione che mette in campo giovani talenti selezionati tra le “migliori tendenze del cinema indipendente internazionale”.

Dotato di due premi in denaro (15.000 € al Miglior film  e 7.000 Premio Speciale della Giuria) nel “Torino 33” sono presenti quest’anno tre le opere italiane, a partire da “Colpa del comunismo” di Elisabetta Sgarbi (doc-fiction sulle storie di tre badanti rumene in Italia), “Mia madre fa l’attrice” di Mario Balsamo (già vincitore del Premio della Giuria nel 2012) e “Lo scambio” esordio nel lungometraggio del regista-sceneggiatore palermitano (1960) di origini albanesi Salvo Cuccia, già dal 1993 autore di numerosi documentari tra cui “Détour De Seta (2005) – sul regista-documentarista siciliano Vittorio De Seta – presentato da Martin Scorsese al Tribeca Film Festival. “Lo scambio” è un thriller psicologico, liberamente ispirato ad una tragica una storia vera ambientata a Palermo nella metà degli anni ’90, scritto tra gli altri dal magistrato antimafia Alfonso Sabella, già assessore alla legalità del Comune di Roma.

Oltre 50 i titoli della sezione “Festa Mobile” (opere fuori concorso e inedite in Italia) che assomma film di finzione, documentari scelti tra la produzione cinematografica internazionale, tra cui la trilogia-fiume del portoghese Miguel Gomez (“O Inquieto”, “O Desolado” e “O Encantado”). Moltissime le tematiche affrontate dal femminismo alla speculazione finanziaria, dal musical al noir alla commedia drammatica, dalla transessualità al mélo al femminile, dal thriller al “film da camera”, dai bambini alla nascita e allo sviluppo dell’azienda “Borsalino”. “Festa Mobile” proporrà anche una piccola sottosezione intitolata “Palcoscenico” (opere tra teatro e cinema), una miniretrospettiva dedicata a Orson Welles, la versione restaurata del delizioso e indimenticato capolavoro dell’animazione italiana “West & Soda” di Bruno Bozzetto e altri film restaurati. Molte le presenze registiche nazionali: Faenza, Macelloni, Viola, Zanasi, Fellini, Viglierchio, De Lillo, Pesoli, Grignaffini, Conversano, Bava, Crucillà, Bozzetto).

Il “Premo Cipputi” alla carriera andrà a Francesca Comencini e quello “Adriana Prolo” a Lorenza Mazzetti, eclettica figura della cultura europea, della quale verrà riproposto il corto “K” (1956) ispirato a Kafka e “Together” film sperimentale del 1956. Il Guest Director Julien Temple, di cui verrà proiettato l’ultimo film “The ecstasy of Wilko Johnson” (2015), curerà una personale selezione di sette film tra cui “La belle et la béte” (1946) di Cocteau e Clèment e “Il settimo sigillo” (1957) di Bergman. “After House” (20 film) sezione dalla “vocazione notturna” aprirà con “February” esordio alla regia di Osgood Perkins, figlio del famoso Anthony. Undici  i titoli della competizione “Internazionale doc” (Miglior Film 5.000 €) e nove quelli di “Italiana doc” (uno sull’ILVA di Taranto), al Primo Premio 5.000 €; le sottosezioni “Mediterraneo” ed “Eventi Speciali” proporrano complessivamente 11 documentari.

Undici sono anche i corti di “Italiana Corti” Premio 2.000 €), concorso riservato a cortometraggi italiani inediti, tra cui  “Lampedusa” (2015) di Philp Cartelli e Mariangela Ciccarello sull’eruzione del 1831 che formò una piccola isola nel Mediterraneo (poi sprofondata sei mesi dopo) il cui possesso fu rivendicato da vari paesi europei. La capacità di esplorare “territori disattesi” è la peculiarità della sezione “Onde” (15 film) con una sola presenza italiana, il mediometraggio “Una società di servizi” (2015) di Luca Ferri, esplorazione dei padiglioni del Forum Internazionale di Tokio. Sei i corti. “Spazio Torino” (migliori cortometraggi realizzati da cineasti nati o residenti in Piemonte) è presente con quattro opere ed un evento speciale: “Neve rosso sangue” (2015) di Daniel Daquino, su un gruppo di partigiani accampati a Valmana il 6 marzo 1945. “TorinoFilmLab” il laboratorio dedicato a talenti emergenti che sostiene la produzione (sono già 35 i premi assegnati per il 43 progetti sviluppati) proietterà 8 film.

Per finire “Cose che verranno. La terra vista dal cielo” (prima parte), una retrospettiva articolata in un biennio di cult-movies fantascientifici, editati dal 1936 agli anni ’90 per un totale di 30 in questo primo anno, curata dallo stesso direttore Emanuela Martini (collaborazione di Luca Andreotti), che – scrive la Martini  nella presentazione – ingloba “… visioni futuribili, più o meno ironiche, più o meno fantasiose, più o meno scientifiche, dove il cinema diventa il canocchiale che, con la sua distanza ravvicinata, può consentirci di ipotizzare quello che accadrà a due passi o a due secoli da noi”. Sulla retrospettiva è stato pubblicato il lavoro “Pecore elettriche. La terra vista dal cinema”, a cura della stessa Emanuela Martini, editrice Il Castoro, in vendita presso il bookshop della Mole Antonelliana. Il catalogo generale del Festival è scaricabile dal sito www.torinofilmfest.org

Le sezioni “TTF doc”, “Italiana.corti” e “Spazio Torino” sono curate da Davide Oberto, con la collaborazione di Paola Cassano, Mazzino Montinari, Séverine Petit; “Onde”  da Massimo Causo, con la collaborazione di Roberto Manassero. Sette i principali Premi (oltre a quelli citati il “Cipputi” e il “Fipresci”), cinque quelli collaterali. Il “Gran Premio Torino” ( consegna il 26 novembre)  è stato assegnato a Terence Davies, uno dei più originali autori apparsi negli anni ’80, del quale verrà presentato l’ultimo film “Sunset Song”, ambientato in Scozia negli anni precedenti la Prima Guerra Mondiale. Molte, come sempre, i multiplex e le sale coinvolte (Massimo, Reposi, Lux, Classico). Chiusura sabato 28 novembre con la cerimonia di premiazione dei vincitori.

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