Sara BONCI*- L’eterno giovinezza della banalità (“Adeline”, un film di Lee Toland Krieger)

 

Lo spettatore accorto*



L’ETERNA GIOVINEZZA DELLA BANALITA’

 

“Adaline”, un film di Lee Toland Krieger

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Un cast da serie tv quello di Adaline – L’eterna giovinezza, che vede come protagonisti Blake Lively, la bionda e snob Serena van der Woodsen di Gossip girl e Michiel Huisman, il ribelle musicista e produttore discografico Liam di Nashville. Due interpreti a loro modo affascinanti, curiosi, ma forse non all’altezza dell’ultimo film del giovane regista americano Lee Toland Krieger, in cui sono affiancati dai più maturi Harrison Ford e Kathy Baker. Adaline Bowman è una giovane ed elegante vedova nata nel 1908 e madre di una bambina. All’età di 29 anni è vittima di un incidente stradale che, invece di ucciderla, la porterà a vivere un’eterna giovinezza. Consapevole del rischio a cui andrebbe incontro se continuasse a trascorrere normalmente la sua vita e spaventata dall’idea di essere usata come cavia, decide di cambiare abitazione, lavoro e identità ogni dieci anni. Il tempo passa, tutto attorno a lei si deteriora, la figlia invecchia a tal punto da dover dire di essere sua nonna e l’unica amicizia che riesce a coltivare è quella con una non vedente.

Adaline è pronta ad andarsene di nuovo, ma un incontro fortuito durante la notte di Capodanno 2015 potrebbe farle cambiare idea. La vicenda, che ricorda Il curioso caso di Benjamin Button, ha delle potenzialità, ma è coperta di una patina di nostalgia e retorica che a volte la rende banale. L’idea di mostrare una donna alle prese con l’incessante passare del tempo –  che, invece di preoccuparsi di comprare creme di bellezza, aspetta con speranza la prima ruga o il primo capello bianco – poteva svilupparsi in modo molto più interessante. Già la spiegazione scientifica della sua apparente immortalità e del miracoloso ritorno alla vita comune fa un po’ ridere e rallenta il ritmo del film. Per non parlare dei dialoghi, a volte banalizzati con poche battute smielate e superficiali. La storia d’amore conquista sempre tutti i pubblici e non può mancare qui, dove la rinuncia ai rapporti duraturi e ai legami sentimentali è la tematica centrale, ma il lieto fine non sempre è la soluzione più accattivante. (*corrieredellospettacolo.it)


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