Accordi d’amore e di gelosia
Accordi d’amore e di gelosia @Antonio Catronuovo, 22-01-2022 Mi sono alzato di buona lena; è il giorno buono; oggi mi ci metto; non mi lascio sfuggire questo che sento come uno dei “diecimila giorni” buoni che la vita mi dona (se continua così). Il compito di oggi: ascoltare e capire bene, una volta per tutte, gli accordi famosi e dibattuti, analizzati e tormentanti, gli accordi sospesi, fluttuanti sulla tonalità, quelli di tensione...
Il Conservatorio, dimora di ‘maestri’
Il Conservatorio, dimora di ‘maestri’ La musica è fatta di suoni, composizioni, esecutori e tanto altro, un “tanto altro” in cui risiede anche la pedagogia. Esercitata in varie sedi (dalla scolarità media all’università), la disciplina dell’insegnamento musicale trova il proprio tempio sacro nell’istituzione del Conservatorio, in cui s’insegna dall’arte dello strumento e della composizione fino alla generale cultura musicale....
Una vedova per le ‘Divin poème’
Una vedova per le “Divin poème” La teosofia mistica e sensuale – che per esprimersi dovrebbe ricorrere a trame leggere – si serve invece di apparati poderosi, pesantissimi, grevi e indigesti. Nel maggio 1905, per dare allo Châtelet di Parigi la sua terza sinfonia, Aleksandr Skrjabin reclamò dal direttore Ernst Nikisch che l’Orchestra Lamoureux avesse fiati quadruplicati, due arpe e percussioni potenziate: centodue esecutori, non uno...
Lo spessore di Dahlhaus
Lo spessore di Dahlhaus Molto esiste in ambito biografico o musicologico su Beethoven, e la ricorrenza dei 250 anni dalla nascita ha portato in libreria nuovi saggi. Ben ha fatto, pensando forse anche alla ricorrenza, la EDT di Torino a ristampare Beethoven e il suo tempo di Carl Dahlhaus, uno dei più autorevoli musicologi del Novecento, nella traduzione di Laura Dallapiccola pubblicata in prima edizione nel 1990. Si tratta di una...
L’aulos e la trance
L’aulos e la trance Quando Sofocle vuole immortalare Aiace che, colto da follia omicida ma accecato da Atena, scambia una mandria di bestiame per gli Atridi, utilizza nella tragedia omonima il curioso termine synauloisé: Aiace è un uomo synauloisé dalla follia divina. Le traduzioni recitano che Aiace è «incantato» o «posseduto» dalla follia divina, ma se non avessimo timore di uno strano neologismo dovremmo invece dire che Aiace è...