Nella Liguria di Ponente in provincia di Imperia “Cervo Ti Strega”

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Incontri e Rivelazioni, rubrica di Antonella Sartori

Nella Liguria di Ponente in provincia di Imperia “Cervo Ti Strega”

@Antonella Sartori, 21-06-2022

A Cervo se chiedi chi è Francesca Rotta Gentile ti rispondono che è colei che ha insegnato ai cervesi a guardare in alto, perché i sogni si possono realizzare.
Francesca, già vincitrice del premio Flaiano nel 2017, giurata al Premio Strega, ideatrice di Cervo Ti Strega, di Cervo Blu d’inchiostro e diverse rassegne letterarie per i comuni della provincia di Imperia, ha scelto il Ponente ligure come luogo del cuore e la piazza dei Corallini di Cervo come luogo dell’anima.
Francesca si laurea in Filologia classica a Milano e dopo aver insegnato presso università e istituti in Germania, Svizzera e Tunisia decide di tornare in Liguria, a ponente, dove continua la sua professione di docente di lettere.
Il suo ritorno è dovuto al forte legame con la storia della sua famiglia e in particolare con la casa di Cervo, dove vissero i nonni, Orsola Nemi e Henry Furst in un continuo scambio con scrittori e artisti.
In quella casa, da quella piazza ho assistito ai migliori concerti di musica da camera, nella biblioteca dei nonni, ho nutrito la passione per la letteratura, ho letto e riletto le preziose lettere di Orsola con i più noti intellettuali dell’epoca, Maria Bellonci, Mario Soldati, Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Ennio Flaiano, Leo Longanesi, Italo Calvino, Sibilla Aleramo, Irene Brin, Anna Maria Ortese e non ho ancora terminato, l’epistolario di Orsola e Henry è vastissimo.

Francesca Rotta Gentile

Vastissimo è anche il suo impegno per divulgare e promuovere attraverso rassegne letterarie ed eventi l’importanza della lettura per le future generazioni.
Il suo obiettivo rimane fermo e quando si rivolge ai suoi studenti non dimentica mai di ribadire che se non avete la possibilità di incontrare oggi Pirandello, potete vivere la letteratura adesso, conoscendo scrittori e poeti contemporanei.

Francesca ha voluto dare la possibilità a tutti di capire la bellezza dei testi, di amare i libri mediante incontri e dibattiti con i protagonisti odierni. Credo che si debba attualizzare i classici per avvicinare i ragazzi alla letteratura, con gli interpreti della scena letteraria attuale.
Siamo alla vigilia del secondo appuntamento di Cervo Ti Strega, giunto alla nona edizione. Domando a Francesca come ha vissuto questi nove anni in compagnia con il premio letterario più prestigioso d’Italia, il Premio Strega, che fa rivivere a Cervo la felice stagione culturale, inaugurata da Orsola Nemi ed Henry Furst nel secondo Novecento e portata avanti negli anni da Pietro Citati.

Dopo alcune presentazioni letterarie con l’aiuto e l’appoggio dei Cervesi ho avuto la forza di realizzare un sogno.
In quel periodo ero impegnata con il dottorato -Ricostruzione della vita culturale italiana delle scrittrici del Novecento attraverso le opere e le lettere inedite di Henry Furst e Orsola Nemi- ero immersa in quel plesso storico e vivevo tra libri e lettere, testimoni di un fermento culturale acceso. Volevo far riemergere quell’atmosfera a Cervo e in seguito a un sogno rivelatore dove Orsola e Maria erano intente a discutere del Premio Strega a Cervo sulla piazza dei Corallini ho trovato la chiave di lettura di una possibile rievocazione e ho iniziato a costruire la rassegna letteraria, riprendendo, in primis, i contatti con la Fondazione Bellonci.
E partendo dalla sensazione che ho provato la prima volta, entrando alla Fondazione (la casa di Maria e Goffredo Bellonci) dove ho potuto rivivere le medesime emozioni che si respiravano a casa dei miei nonni, ho pensato di rinsaldare quel legame e portare a Cervo il Premio Strega.
Con la disponibilità del comune di Cervo abbiamo ospitato il Premio Strega con continuità, anche durante la pandemia e il prossimo anno festeggeremo il primo decennio. E in questi anni di restrizioni dovuti alla pandemia, credo che la vicinanza e la condivisione delle due case, quella di Roma e quella di Cervo siano state ancora più preziose per una continua riscoperta della forza della lettura che, in molti giorni difficili, ha dimostrato la capacità nel creare un’armonia costruttiva e di protezione.
Nello stesso tempo abbiamo avviato un’evoluzione del Premio che negli anni ha ampliato il suo impegno, portando i vincitori dello Strega anche in altre piazze italiane.
L’obiettivo a me più caro resta il coinvolgimento delle scuole e quest’anno sono particolarmente orgogliosa dei risultati. Alcuni alunni delle scuole superiori della provincia di Imperia, Cuneo e Milano, che hanno fatto parte della giuria del Premio Strega Giovani, sono intervenuti con domande e letture durante gli appuntamenti della rassegna. Per la prima volta, il 18 giugno per la serata di presentazione dei finalisti del Premio Strega, ben dieci scuole erano presenti, a testimonianza di una rete scolastica che, anno dopo anno, è diventata sempre più solida e partecipa con entusiasmo alla lettura dei romanzi, alle attività della giuria.

Cervo Ti Strega è un appuntamento irrinunciabile, la bellezza del paesaggio e la straordinaria capacità di accogliere scrittori e artisti rendono la piazza dei Corallini, come per Francesca Rotta Gentile, un luogo dell’anima.

Il 4 giugno con una serata interamente dedicata alla poesia Francesca e Annina Elena, consigliere delegata alla cultura di Cervo, hanno dato avvio all’estate letteraria. La prima parte della serata, con la conduzione di Antonio Caprarica, ha ospitato la straordinaria vita della poetessa Bruna Bianco, musa di Giuseppe Ungaretti.
Dopo cinquant’anni di attesa, la poetessa ha potuto celebrare, di fronte a un pubblico attento e commosso, rappresentato anche dagli studenti delle scuole imperiesi, la messa in musica di “Soliloquio”, ultimo componimento a lei dedicato da Giuseppe Ungaretti. A rendere possibile l’evento, l’incontro, in Liguria, con il musicista polistrumentista e compositore Fabio Tessiore.
Nella seconda parte della serata, Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, ha approfondito il rapporto tra la poesia di Eugenio Montale e il paesaggio ligure attraverso momenti di lettura delle liriche a cura di Chiara Tessiore in un confronto con filmati d’epoca.

Il 18 giugno, la rassegna ha ospitato sei dei sette finalisti del Premio Strega, con l’eccezione di Veronica Raimo (autrice di “Niente di vero”, Einaudi), impegnata con il Premio Viareggio.
Alla presenza degli studenti delle scuole della provincia di Imperia, Cuneo e Milano, gli scrittori, Mario Desiati autore di “Spatriati” (Einaudi) Claudio Piersanti, autore di “Quel maledetto Vronskij” (Rizzoli), Marco Amerighi, autore di “Randagi” (Bollati Boringhieri), Fabio Bacà, autore di “Nova” (Adelphi), Alessandra Carati, autrice di “E poi saremo salvi” (Mondadori) e Veronica Galletta, autrice di “Nina sull’argine” (Minimum Fax) hanno commentato le recensioni e risposto alle domande dei giovani studenti.
Molti gli applausi per le riflessioni e i momenti di approfondimento sollevati dai giovani critici letterari, che si sono impegnati a recensire i libri dei finalisti e con stupore, degli stessi autori, hanno fatto emergere punti di vista inediti con i grimaldelli propri della giovinezza.

Il prossimo appuntamento sarà il 2 luglio, ospite d’eccezione, Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega 2019, che dialogherà con Francesca Rotta Gentile.
Al centro dell’intervista, “M. Il figlio del secolo” e l’ultimo saggio, “Guerra, il grande racconto delle armi da Omero ai giorni nostri”, Bompiani 2022.
E nello spirito di accoglienza della rassegna, durante la serata, vi saranno intermezzi musicali con le giovani pianiste ucraine, Diana e Daniella Dvalishvili, fuggite da Kharkiv con la famiglia e rifugiate in Italia.

Infine sottolineo l’importante contributo di Annina Elena, Consigliere delegata alla Cultura di Cervo, sui prossimi progetti a sostegno della vocazione di Cervo, quale centro di cultura sostenibile.
Ripartire dalla cultura è una delle vie possibili per costruire un’Italia capace di cambiare e di crescere.
Il binomio Cervo/Cultura, anche negli anni di pandemia, non si è fermato. I due grandi eventi culturali, il Festival Internazionale di Musica da Camera e Cervo Ti Strega, hanno offerto momenti di serenità e di arricchimento personale a un vasto pubblico formato da turisti e soprattutto da un pubblico giovane, che hanno trovato a Cervo non solo arricchimento culturale ma anche un momento di benessere. In questa atmosfera è nato il progetto Lento – Cervo borgo di cultura sostenibile, che ha come obiettivo finale quello di far conoscere Cervo come spazio dove la cultura e la bellezza favoriscono l’incontro tra le persone e la scoperta di luoghi significativi. Lavorando sull’identità culturale del borgo, storica sede di cenacoli culturali e ritrovo di artisti, letterati e musicisti, Lento guarda allo sviluppo turistico di Cervo ma anche al rafforzamento della sua comunità. Da qui l’ottica di sostenibilità che connota il progetto e le sue azioni, dedicate alla riscoperta del territorio all’insegna della bellezza, della natura e della cultura come snodi di relazioni, ma anche alla ricerca dei ritmi lenti, che contrastano con la frenesia della città. Armonizzando le diverse anime culturali di Cervo – dalla tradizione letteraria riaffermatasi con Cervo ti Strega, alla nona edizione, al Festival ideato da Sándor Végh nel 1964, oggi alle soglie dell’edizione numero 60 – Lento ambisce a diventare non un semplice insieme di eventi o di offerte turistiche, ma una vera e propria piattaforma centrata sull’identità culturale con cui fare di Cervo uno spazio di inclusione e apertura, un luogo che vede al centro la cura del territorio e delle persone, dove possono convivere abitanti e turisti abitudinari o di passaggio.

Ufficio Stampa
Alessandra Chiappori
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Author: Antonella Sartori

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