Il giovane Totò in scena al Brancati di Catania

, , , , , , ,   

Il giovane Totò in scena al Brancati di Catania

@Anna Di Mauro, 18-11-2021

Totò da giovane

Da qualche tempo è invalso l’uso di raccontare la carriera di un artista di successo, esplorando quella parte di vita in cui era ancora sconosciuto, svalutato, ignorato.

È il gusto della fiaba all’incontrario. Conosciamo il lieto fine e proprio per questo ci piace guardare ai primi insuccessi, assaporando la vittoria di colui che sembrava un vinto e invece… Una sorta di riscatto corale, un incentivo per chi sogna un futuro radioso, della serie “Tutto è possibile”. È il caso dello spettacolo teatrale dallo stuzzicante titolo “Il piccolo principe, in arte Totò”.

La giovinezza e i primi passi nel mondo dello spettacolo del piccolo Antonio Clemente, alias Antonio De Curtis, in arte Totò, rivivono in questa garbata pièce ideata, diretta e interpretata con sentimento e perizia da Antonio Grosso che impersona il celebre artista, in coppia con il versatile Antonello Pascale, a cui sono affidati tutti gli altri personaggi. Ben affiatati e in sinergia, i due attori ci fanno sbirciare dietro le quinte della vita giovanile del grande Maestro, quando ancora Totò era un illustre sconosciuto; una vita negletta dai più, raccolta e ricostruita da Grosso, grazie ai tanti libri letti sulla sua celebre figura, elaborata in un testo originale prodotto durante il lockdown e approvato dalla nipote Elena e da tutta la famiglia De Curtis.

“Totò per un attore napoletano? In pratica come il Papa per un prete.” dichiara Antonio Grosso, attore, drammaturgo, regista campano, confessando la sua dedizione e ammirazione per il Principe della risata.

In un assetto drammaturgico che si dipana tra racconto e lettura, monologhi e dialoghi, canzoni popolari del tempo e inserti musicali originali composti dai due protagonisti, sul palco nudo dove pendono sospesi abiti, giacche, in una sorta di fantasmatico guardaroba di scena, scorrono i primi anni, vissuti nella miseria, pur se di nobili natali, di uno scugnizzo napoletano del quartiere Sanità: il popolo che anima il quartiere, la madre, gli amici, i parenti, i primi amori, le delusioni, il pugno sul naso che glielo deformerà definitivamente, dandogli quella caratteristica maschera che lo renderà famoso nel mondo. Piccoli aneddoti della sua infanzia emergono dal buio dei ricordi rivelando la sua natura generosa e gioviale: la mamma che è la prima a chiamarlo Totò; un barbone e il suo cane a cui Antonio regala un piccolo gruzzoletto guadagnato con le sue fatiche; la partenza per la guerra e il rapporto con i commilitoni, poi con gli artisti e gli impresari dei teatri, in un susseguirsi di monologhi, gags, da cui si evince il suo atteggiamento di generosità, la passione artistica e il grande talento che ha fatto di lui una delle figure emblematiche della comicità internazionale. Curiosità, episodi inediti di un percorso difficile, contrastato, ma dagli esiti imprevedibilmente rosei, rendono godibile questa tranche de vie del grande comico italiano agli esordi di un insospettabile destino. Affidata alla parola e al canto dei due attori emerge l’inarrestabile verve del nostro eroe partenopeo partito da Napoli povero e bistrattato, ma caparbiamente ambizioso, e ritornato vincitore dall’Ambra Jovinelli di Roma. Da quel momento il nome di Totò entrerà nella leggenda del mondo dello spettacolo.

La fiaba del Piccolo Principe è la fiaba di un bambino speciale come il piccolo Antonio, detto Totò, un delicato accostamento del nostro regista al delizioso personaggio uscito dalla penna di Antoine de Saint- Exupery. Socievoli e sensibili, entrambi sono degli alieni in una terra che non li comprende e non li valorizza.

L’atmosfera particolare in cui è vissuto il piccolo Antonio, quel mix di “Miseria e nobiltà” per citare il grande Scarpetta, nella quale Totò si misurò in una delle sue più famose interpretazioni, ha creato un cocktail speciale: il sapore dei vicoli di un quartiere popolare stretti in un prezioso bouquet di nobili natali, dove l’eleganza e la classe innata si sposano con la naturalezza della Napoli verace, generando un magico binomio: ars comica e arte di vivere.

IL PICCOLO PRINCIPE in arte Totò

di Antonio Grosso

Regia di Antonio Grosso

Con Antonio Grosso e Antonello Pascale

Scene e costumi Marco Maria della Vecchia

Ligth designer Giacomo Cursi

Produzione La Bilancia

Al Teatro Vitaliano Brancati di Catania fino al 21 Novembre

Author: Anna Di Mauro

Share This Post On