“INSTRUMENT JAM”, Zappalà inaugura Palcoscenico Danza Torino

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23 GIUGNO 2021 – TEATRO ASTRA,TORINO

 

UNA SICILIA ARCAICA APRE PALCOSCENICO DANZA:
ZAPPALA’ danza trasforma in movimento

i suoni dell’isola

Instrument Jam
di Roberto Zappalà raccoglie anni di lavoro
sugli strumenti a percussione e sui suoni della Sicilia.

Echi e ritmi che danno origine a coreografie energiche e solari.
Con Palcoscenico Danza al via la programmazione estiva del Teatro Astra.

 

Instrument Jam © Serena Nicoletti

Marranzani, tamburi e hang suonati dal vivo. Percussioni che estraggono dall’anima più profonda e arcaica della Sicilia suoni e ritmi che il gruppo di Roberto Zappalà trasforma nei movimenti di corpi in coreografie energiche, solari, dirompenti. È Instrument Jam, lo spettacolo di Zappalà Danza che arriva al Teatro Astra il 23 giugno 2021 alle 19.30 per inaugurare il cartellone di Palcoscenico Danza.
Quest’anno la rassegna prevede sette appuntamenti interamente dedicati alle compagnie italianee sarà presentata nel dettaglio dal direttore artistico Paolo Mohovich il 22 giugno alle h 11 presso gli spazi del Teatro Astra 

Lo spettacolosi inserisce nella più ampia programmazione estiva di TPE in cui, oltre alla danza, trovano spazio due spettacoli di prosa: Resurrexit Cassandra di Jan Fabre con Sonia Bergamasco e Le lacrime amare di Petra Von Kant di Rainer Werner Fassbinder per la regia di Maurizio Lupinelli. A completare il calendario cinque nuovi appuntamenti produttivi messi a punto per Metamorfosi, la rassegna estiva che dal 2 luglio animerà gli spazi esterni della Reggia di Venaria.

Instrument Jam è stato presentato in prima assoluta il 1° marzo 2018 al Théatre National Tunisien di Tunisi, per Italia, Culture, Mediterraneo, la rassegna di eventi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale sostenuta dal Ministero per i Beni ele Attività Culturali e per il Turismo. In Instrument Jam, Roberto Zappalà aggrega tutti gli strumenti da lui esplorati nel progetto Instruments, sviluppato nell’arco di più anni in tre tappe consecutive dedicate ad altrettanti strumenti: il marranzano o scacciapensieri in Instrument 1 – Scoprire l’invisibile; l’hang (il tamburo metallico intonato di forma lenticolare) in Instrument 2 – La sofferenza del corpo; i tamburi in Instrument 3 – Cage sculpture. Un desiderio di unire e intrecciare i tre lavori che Zappalà aveva espresso sin dall’inizio del progetto e che si concretizza ora: infatti, proprio sull’impianto coreografico di Instrument 1 da cui si sviluppa questo Instrument Jam.

Nello spettacolo il virtuoso di marranzani Puccio Castrogiovanni viene affiancato da altri due straordinari musicisti, Arnaldo Vacca ai tamburi e Salvo Farruggio all’hang. La partitura viene così articolata su più voci per la scoperta di ritmi e sonorità innovativi e di grande impatto. Amplificare e arricchire la strumentazione della partitura musicale della creazione non può che influire sulla partitura coreografica che, pur non discostandosi sostanzialmente da quella originale, si arricchisce e si “amplifica” a sua volta. Gli echi musicali dei nuovi strumenti si riverberano sulla danza creando nuove suggestioni e risonanze.

In scena, insieme ai tre musicisti, i sette danzatori della Compagnia Zappalà Danza, tutti uomini, che interpretano con vigore e arroganza una Sicilia senza confini, dove la tradizione e il moderno si incontrano, si incrociano, si fondono.

Instrument Jam © Kasia Chmura

Con Instrument I Roberto Zappalà aveva anche avviato re – mapping sicily, un percorso intrapreso dal coreografo al fine di rileggere la Sicilia attraverso il suo linguaggio scenico. Ogni viaggio degno di questo nome è legato ad una mappa. Che si segua prima della partenza o che si disegni al ritorno, la mappa è sempre un viaggio. Si può viaggiare anche attraverso i concetti, i luoghi comuni, gli stereotipi, le credenze, le abitudini di un luogo le cui mappe sono logorate per il troppo uso ed è urgente approntarne di nuove. Borges insegna che la mappa non è il territorio, a maggior ragione se il territorio in questione è la Sicilia. Perché, Gesualdo Bufalino docet«la Sicilia non esiste»: ci sono cento Sicilie e ognuna avrebbe bisogno di altrettante interpretazioni. Per interpretare servono gli strumenti e lo spettacolo si fa carico, nel senso letterale e metaforico, di tre di questi- due tipici della tradizione siciliana, il marranzano e il tamburo a cornice, e un terzo, esterno a questa tradizione e contemporaneo essendo stato inventato nel 2000, l’hang– per farne appunto strumenti d’interpretazione, per aprire strade e percorsi che la danza ci propone in maniera dolce e oscura.Ogni strumento è anche una protesi, e le protesi marranzano, tamburo, hang, servono a pescare nel «mare» Sicilia e a trovare interpretazioni, narrazioni, pensieri. Un altro nome popolare di uno di questi strumenti, il marranzano, è scacciapensieri, contrariamente alla danza dello spettacolo che ha l’ambizione opposta vale a dire quella non di scacciarli, ma di farli venire, i pensieri.

Zappalà Danza

Compagnia di punta del panorama italiano, da quasi trent’anni portatrice del pensiero artistico di Roberto Zappalà, si distingue per la disponibilità di un repertorio ampio e articolato, frutto del lavoro sinergico del coreografo, del suo drammaturgo di riferimento Nello Calabrò e dei danzatori, che negli anni hanno permesso la realizzazione di oltre 80 produzioni, ospitate in tutto il mondo da teatri e festival di rilievo internazionale. Tra I riconoscimenti ricevuti da Roberto Zappalà, il Premio Danza&Danza e il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Dal 2002 la Compagnia Zappalà Danza è residente a Catania presso Scenario Pubblico, una struttura che ha consentito alla stessa e al coreografo di approfondire il lavoro di ricerca e di radicarsi sul territorio. Nel 2015 il riconoscimento ottenuto dal MiBACT quale Centro Nazionale di Produzione della Danza, insieme ad altre tre strutture Italiane. La compagnia è stata associata al festival MilanOltre per il triennio 2018-20.

 

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23 giugno 2021

Instrument Jam

Compagnia Zappalà Danza

 

coreografie e regia Roberto Zappalà

musica originale (dal vivo) Puccio Castrogiovanni

danzatori Adriano Coletta, Alberto Gnola, Adriano Popolo Rubbio Roberto Provenzano, Fernando RoldanFerrer, Salvatore Romania, Erik Zarcone

ai marranzani (scacciapensieri) Puccio Castrogiovanni

tamburi Arnaldo Vacca

hangSalvo Farruggio

testi di Nello Calabrò

luci, scene e costumi Roberto Zappalà

management Vittorio Stasi/assistente di produzione Federica Cincotti/ ufficio stampa Veronica Pitea/ingegnere del suono Gaetano Leonardi/direzione tecnica SammyTorrisi/direzione generale Maria Inguscio

 

produzione Scenario Pubblico – Compagnia Zappalà DanzaCentro Nazionale di Produzione della Danza. La Compagnia Zappalà Danza è sostenuta da MiBACT e Regione Siciliana – Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo

 

Orario Spettacoli: h 19:30
Durata 70min

 

 

 

Biglietti

INTERO: 25,00 €
RIDOTTO: 17,00 €
UNDER 30: 10,00 €
Info, biglietti e carnet: www.fondazionetpe.it
Biglietteria Teatro Astra, via Rosolino Pilo 6, Torino, 011 / 5634352.
Dal martedì al sabato h 16-19 e un’ora prima degli spettacoli.

Author: Redazionale

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