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Jennifer PASHLEY
IL CARAVAN
Collana Cielo stellato
pp. 336, € 16,50, eBook € 8.99
Traduzione di Anna Mioni
Le ho amate tutte in quel modo. Nel modo in cui odiavo con tutta me stessa le cose che mi erano state imposte, che avevano lasciato ferite profonde e cicatrici.
Le ho amate così tanto che le ho annientate.
Non si poteva essere liberi finché non si era stati schiavizzati. Non si poteva essere integri finché non ti avevano fatto a pezzi.
South Lake è una cittadina sperduta nel nulla della profonda provincia americana, dove la vita scorre lenta in un eterno tramonto. Qui si cerca di andare avanti e bastare a se stessi. Qui le ragazze crescono per trovare marito e a volte capita che spariscano. Dissolte nella nebbia che si solleva sul lago.
Rayelle Reed vive a South Lake, nella roulotte di sua madre, in un caravan park. Ha solo ventitré anni ma è già segnata per sempre da un dolore indicibile: la perdita di sua figlia, improvvisa, brutale, dilaniante. Passa le serate nei bar dei motel, tra braccia sempre nuove e bicchieri sempre più pieni, fino all’incontro con Couper Gale, giornalista-detective in viaggio su una Gran Torino sulle tracce di una serie di ragazze scomparse. Quando lui la prenderà con sé nella sua minuscola roulotte, la sua amata ‘Scamp’, per Rayelle sarà l’occasione per scappare.
Come ha fatto sua cugina Khaki, molti anni prima. Sfrecciata via in macchina col suo fidanzato, non è più tornata. Nessuno sa che lungo il percorso ha incontrato altre donne, ferite, martoriate, smarrite, proprio come lei.
Thriller, romanzo on the road, elegia abbagliante intrisa di forza e grazia rare, Il caravan percorre le vastità sconfinate della provincia americana più profonda – Tennessee, Georgia, Carolina, Virginia, fino al Colorado – stravolgendo gli stereotipi di genere e raccontando il dolore e la desolazione con una scrittura potentissima.
Al centro due personaggi femminili dalla memorabile forza archetipica, le cugine perdute Rayelle e Khaki Reed, che si alternano nella narrazione raccontando ciascuna un lato della stessa storia estrema, segnata da abusi familiari, assoggettamenti perversi, dipendenze, assenza di riferimenti morali, brama di riscatto.
Sullo sfondo, lo spazio sterminato della provincia americana, con i caravan park, i capolinea degli autobus, le aree di servizio, i distributori di benzina e i motel a ore. Inframmezzate da questa miriade di oasi del provvisorio si stagliano autostrade infinite e distese di granturco, piantagioni di tabacco, rilievi montuosi e, talvolta, spicchi di oceano. In quest’America così poco glamour sopravvive, rassegnata alla propria irrilevanza sociale, un’umanità fatta di donne con “le spalle bruciate dal sole” e “le rughe intorno agli occhi scavate dal vento”, di camionisti, pompieri, sceriffi, contadini Amish, fattori hippie, bigliettai, sordidi venditori di mobili.
Nel solco delle cupe atmosfere di True Detective ma anche dell’angosciante peregrinare di Aileen Wuornos – la serial killer immortalata da Charlize Theron nel film Monster –, Jennifer Pashley celebra con lirismo struggente il viaggio quale esperienza trasformativa per salvarsi o soccombere.
HANNO DETTO:
«Non poteva che svolgersi in America, e in quell’America che siamo soliti definire profonda, lontana anni luce dalle metropoli, […] terra delle opportunità che in realtà spesso si scontra con una verità fatta di disagio, abbrutimento, isolamento, degrado e miseria, il romanzo, splendido, deflagrante, disturbante, destabilizzante, per nulla pretenzioso, niente affatto accondiscendente […] di Jennifer Pashley, che declina a modo suo il tema della redenzione, del riscatto, del perdono, della vendetta, della violenza, del femminile, della necessità di sopravvivere, dell’istinto alla vita, nonostante tutto, della sessualità, dell’omosessualità.»
Convenzionali
«Jennifer Pashley scava nei corpi e nelle anime offese dei suoi personaggi, sviscerando tutto il loro dolore, e poi li ricompone in splendide immagini di bellezza e redenzione. Solo allora siamo pronti per accogliere le rivelazioni spiazzanti che ha in serbo per noi.»
The Toast
L’AUTRICE
Jennifer Pashley è nata e vive a Syracuse (NY), dove insegna scrittura alla Syracuse University e al centro culturale Downtown Writer’s Center dell’associazione YMCA. I suoi racconti, apparsi su diversi giornali e riviste, sono stati pubblicati nelle raccolte States (2007) e The Conjurer (2013). Ha vinto il Red Hen Prize for Fiction, il Mississippi Review Fiction Prize e il Carve Magazine Esoteric Award for LGBT Fiction. Il caravan è il suo primo romanzo.
jenniferpashley.com