TREND
nuove frontiere della scena britannica – XVIII edizione
festival a cura di Rodolfo di Giammarco
17 ottobre – 21 dicembre 2019
Teatro Belli – piazza Sant’Apollonia 11/a- 06 5894875 spettacoli ore 21,00
5 / 6 novembre
BOX CLEVER
di Monsay Whitney
traduzione Natalia di Giammarco con Gaia Insenga ambiente sonoro Collettivo Angelo Mai luci Andrea Gallo
assistente alla regia Giuseppe Tancorre regia Giorgina Pi ideazione Bluemotion produzione Angelo Mai Bluemotion Si ringrazia Gianluca Falaschi per la consulenza ai costumi
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In Box Clever Monsay Whitney, performer e drammaturga, presenta la storia ironica, ribelle e straziante di Marnie. Una giovane donna che non ha visto altro che il sud di Londra, costretta da sempre a lottare per sopravvivere, tra umiliazioni, storie sbagliate, droghe e tentativi di riabilitarsi. Ora è intrappolata in un incubo burocratico, una trappola che vuole toglierle la figlia. Rinchiusa in una gabbia Marnie scalpita contro la rigidità e l’assurdità del sistema di assistenza sociale che la opprime, in quel sud dove un tempo il Tamigi esondava di continuo e dove per questo vennero sistemate tutte le prigioni e gli ospedali psichiatrici e chiunque non piacesse finiva laggiù, nella fanghiglia, con i topi, abbandonato. Lei fa parte della genealogia dei reietti, che ancora oggi non ha trovato la possibilità di prendersi una vita nuova.
Box Clever è un superbo pezzo di scrittura, ricolmo di amarezza ma pieno di cuore, allo stesso tempo divertente e esasperante, dove la rabbia è compassione e Marnie tanto assomiglia ai meravigliosi personaggi di Ken Loach.
Monsay Whitney
Drammaturga, è cresciuta nella zona nord di Londra, e ha frequentato una scuola locale. Si è laureata alla St. Mary’s University nel 2009 in Performance teatrale. Dopo aver lavorato inizialmente come attrice, ha iniziato a scrivere nel 2012, dopo una lezione al Lyric Young Writers. Attualmente vive a Londra con sua figlia. La sua opera Box Clever, commissionata da Nabokov e Paines Plough ha avuto grande successo al Fringe Festival di Edimburgo del 2017.
Ufficio Stampa a cura di Paola Rotunno