IF / Invasioni (dal) Futuro 2019 | Blade Runner e Guida Galattica per Autostoppisti

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IF / INVASIONI (dal) FUTURO*2019

Teatro India

Sabato 31 agosto (ore 21)

Blade Runner

di Ph. K. Dick

con Marco Foschi
e con Simone Castano, Tania GarribbaFortunato Leccese, Alice Palazzi
direzione musicale e percussioni 
Gianluca Ruggeri violoncello Elisa Astrid Pennica

Domenica 1 settembre (ore 21)

Guida Galattica per Autostoppisti

di D. Adams
con Simone Barraco, Simone Castano, Lorenzo Frediani, Tania Garribba, Arianna Gaudio, Silvio Impegnoso,

Fortunato Leccese, Anna Mallamaci, Alice Palazzi, Diego Sepe, Roberta Zanardo 
musiche e batteria Gianluca Ruggeri – pianoforte Ivano Guagnelli  basso elettrico Massimo Ceccarelli

Domenica 1 settembre (ore 23)

La festa (di) IF*2019 | Dj set 
a cura di Industria Indipendente & dj:ego

Marco Foschi in ‘Blade Runner’

 

IF/INVASIONI (dal) FUTURO chiude con un doppio appuntamento al Teatro India per un weekend all’insegna della fantascienza: Blade Runner con Marco Foschi (sabato 31 agosto) e Guida Galattica per autostoppisti (domenica 1 settembre) con una grande Festa finale per i sei anni di IF.

Sabato 31 agosto (ore 21) in scena la caccia ai replicanti di BLADE RUNNER di Ph. K. Dick, con Marco Foschi insieme a Simone Càstano, Tania Garribba, Fortunato Leccese, Alice Palazzi, la direzione musicale e percussioni di Gianluca Ruggeri e il violoncello di Elisa Pennìca, diretti da Lisa Ferlazzo Natoli. Una metropoli post-atomica dove l’aria rigurgita di polveri radioattive, gli animali sono quasi estinti e chi è rimasto sogna di possederne uno vivente di cui le Compagnie producono copie incredibilmente realistiche. Anche l’uomo è stato duplicato. I ‘replicanti’, simulacri perfetti e indistinguibili dall’uomo, sono stati banditi dalla Terra. Rick Deckard, cacciatore di androidi vorrebbe comprarsi una pecora vera, non quella ‘cosa’ elettrica che ticchetta ogni mattino sul suo terrazzo. Attirato dalle taglie per il ritiro di sei androidi di ultima generazione, i Nexus 6, Deckard accetta l’incarico. I replicanti, intelligentissimi e veloci, sono fuggiti da Marte per far ritorno sulla Terra e confondersi con gli umani. Riuscirà Deckard a terminare tutti i Nexus? E, terminarli, è davvero l’unica soluzione possibile?

Domenica 1 settembre (ore 21) spazio, invece, all’esplosiva GUIDA GALATTICA PER AUTOSTOPPISTI di D. Adams per una serata multiforme che vedrà presentatori sopra le righe e hostess sgangherate condurre gli spettatori ad assistere a uno strampalato cabaret spaziale stile Motown che si trasformerà in una grande Festa finale per i sei anni di IF* dalle ore 23 con Dj set, evento a cura di Industria Indipendente & dj:ego.

La GUIDA GALATTICA PER AUTOSTOPPISTI è portato in scena da Simone Barraco, Simone Càstano, Lorenzo Frediani, Tania Garribba, Arianna Gaudio, Silvio Impegnoso, Fortunato Leccese, Anna Mallamaci, Alice Palazzi, Diego Sepe, Roberta Zanardo diretti da Lisa Ferlazzo Natoli. Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell’estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c’è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitargli intorno, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, si trova un minuscolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, la Terra… Quel pianeta sta per essere distrutto dai Vogon, per lasciare il posto a una gigantesca circonvallazione iperspaziale… Lo viene a sapere Ford Perfect, redattore extraterrestre in incognito che deve aggiornare la monumentale “Guida galattica per gli autostoppisti”, il manuale che insegna ai turisti come destreggiarsi in un cosmo selvaggio tra pianetti improbabili e razze extraterrestri inusitate, multinazionali dell’impossibile e prodigiosi viaggi organizzati. La Guida Galattica, nata dalla fortunata serie radiofonica di Douglas Adams, è oggi ormai un vero fenomeno di culto, per questo IF*2019 gli rende omaggio con una selezione di alcune tra le pagine più belle e compiute dell’intera pentalogia, come fossero ‘numeri’ di un grande concerto galattico in uno stile tra Motown e i Blues Brothers, con qualcosa dei Beach Boys e molto dell’irriverente trasandato kitsch galattico del libro stesso.

 

Author: Redazionale

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