IRRUZIONE SU CORRUZIONE.
I prevedibili effetti dell’urbanistica “contrattata”
“Sport, turismo, spettacolo sono le cartine al tornasole della politica culturale” (Giorgio Bocca)
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Un anno fa, sulla vicenda (romana e no) “Parnasi”, ci eravamo posti delle domande che reiteriamo:
- Roma sarà, come i missili, a 4 stadi?
- Il sito dello stadio, ipervincolato, ha avuto il parere della Soprintendenza?
- I grattacieli previsti serviranno per contenere i tifosi ubriachi?
- Lo stadio avrà (oppure è) funzionali opere di urbanizzazione?
- L’urbanistica contrattata è un metodo previsto ed approvato dall’ANAC?
Le risposte che non giungono dalla politica, come al solito, giungono dalla magistratura.
La molla della corruzione è nella volontà di lasciare le città senza strumenti urbanistici, per poter realizzare progetti estemporanei che si appropriano delle prerogative e delle risorse dell’intera collettività. A volte anche delle proprietà altrui.
Personaggi, che un tempo erano definiti faccendieri, riescono ad entrare in tutte le consorterie politiche, elargendo miserie di mance e/o incarichi, per ottenere (per sé e mandanti) enormi benefici, creando inoltre danni incalcolabili al futuro delle nostre città. Senza speranza.