Come a Boadway
“Save the Cotton’s”
Commedia musicale di Daniele Caruso e Fausto Monteforte
Con: Raimondo Todaro (Ray Cotone), Aurelio Rapisarda (Jack Cotone), Laura Giordani (Doris), Carmelo Gerbaro (Mr. Cheese), Alessandra Ricotta (Minnie), Chris Benfatto (Arnold), Maria Fiamingo (Mary), Maria Cristina Litrico (Dolly), Elisa Giunta (Molly), Damiano Spitaleri (cliente), William Signorelli (pianista) e i ballerini della “Compagnia Artisti del Sud”: Licia Bisicchia, Vincenzo Privitera, Gabriella Caruso, Agata Rosignoli, Tiziana Cantarella, Maria Grazia Rapisarda, Alessia Rapisarda
Adattamento e regia: Gisella Calì .Direttore artistico: Daniele Caruso Coreografo: Fausto Monteforte Direzione Musicale: Elisa Giunta Costumi: Piero Giuffrida Scene: Stefano Licita
Prima nazionale: Teatro Ambasciatori – Catania (in tournée dall’autunno)
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Come nell’omonimo e celebre locale (che diede titolo al variegato film di Coppola del 1983), nel Cotton della commedia si suona musica jazz degli anni ’30. Il problema è che siamo negli anni ’50 ed il pubblico vuole il rock’n’roll. L’azienda è vicina al fallimento, per cui il cattivo Cheese annuncia lo sfratto a Jack, padrone del locale; sua moglie Doris tenta l’impossibile chiamando il “fratel prodigo” Ray che, dopo aver abbandonato il fratello Jack, trova la soluzione per salvare la baracca.
L’estroverso Raimondo Todaro riesce a catalizzare il pubblico con i suoi passi moderni ed eleganti, offrendo anche una garbata recitazione intramezzata da gradevoli canzoni del repertorio che va dagli anni ’30 ai ’60. Perché, nonostante la titolazione, l’opera è un vero musical, dove tutti recitano, cantano e ballano come nella migliore Broadway dell’epoca della storia. Sono 100 minuti 100 di spettacolo, che volano a passo di danza, danza che fa pure dotto riferimento alla modern dance della fine del secolo scorso.
Un’opera giustamente ambiziosa che si fa forte di un perfetto equilibrio tra i tre generi, grazie ad una compagnia straordinariamente affiatata, che ha fatto perno sulla star televisiva Raimondo Todaro che in pochi giorni ha creato una vera simbiosi con i colleghi conterranei. Eccezionalmente bravi tutti: Raimondo “alto, bello e vincente” che si identifica esattamente con il protagonista Ray; Aurelio Rapisarda dalla straordinaria mimica facciale ed una postura che lo innalza in scena; Laura Giordani, bravissima ed esilarante, anche nelle studiate pause, ammiccanti silenzi della sua calda voce; Carmelo Gerbaro completo artista, perfetto antagonista, come già apprezzato nei “Promessi sposi”.
Una compagnia tutta di grandi talenti che riescono a mettere su un’opera divertentissima e completa, che travolge il pubblico in continui applausi a scena aperta e risate quasi alle lacrime. Un piccolo grande capolavoro, che non deve porsi limiti geografici. (Sognando) Broadway? Perché no?!..