Rassegne. Al via, a Castrovillari, “Primavera dei Teatri”

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Da Castrovillari

Si è inaugurata la rassegna “Primavera dei Teatri”

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Un vecchio teatro in disuso dopo trent’un anni ritorna accogliente per ospitare gli spettacoli in programma per “Primavera dei teatri”. Il Teatro Vittoria torna a vivere per la “prima” di “Caprò”, di Vincenzo Mambella, diretto e interpretato da Edoardo Oliva, che apre la XVII edizione del primo festival dell’estate teatrale italiana, da sempre dedicato ai “nuovi linguaggi della scena contemporanea”, che negli anni ha visto i debutti di giovani ed importanti compagnie “di tendenza”.

Quindici spettacoli in rapida successione e quasi tutti in “prima nazionale” o in “anteprima”. Fino a domenica 4 giugno sui palcoscenici del Teatro Vittoria, del Teatro Sybaris e nella Sala Consiliare, ad offrire a spettori e critici giunti da tutt’Italia un panorama di temi e forme di drammaturgia contemporanea. Inquietudini e percorsi interiori in spettacoli come “L’incidente – Io sono già stato morto” scritto e diretto da Francesco Aiello e con Francesco Rizzo, Giulia Pera, Gianluca Vetromilo, a costruire con ironia il percorso di un ipocondriaco personaggio alle prese con la necessità delle proprie analisi mediche, e come “Codice nero” di e con Riccardo Lanzarone che affronta il tema della malattia di un protagonista che rivive la sua vita in ospedale, in un tempo sospeso e solitario fatto di silenzi, sguardi, speranze e abbandono.

Babilonia Teatri presenta “Pedigree”, di e con Enrico Castellani affrontando la storia di un giovane uomo, della sua famiglia con due madri, del padre donatore e dei suoi cinque “fratelli di sperma” sparsi per il mondo. Ironia invece per I Sacchi di Sabbia, divertente compagine di artisti pisani che portano in “prima nazionale” il loro “Franco Stone – Soundtrack – conversazione-spettacolo su un esperimento teatral-musicale” con Francesco Bottai, Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Tommaso Novi, Giulia Solano. Con la loro creazione collettiva a cura di Francesco Alberici, Claudia Marsicano, Daniele Turconi, Salvatore Aronica e Francesco Alberici in “Tropicana” ritrovano la memoria di una canzone del Gruppo Italiano che, dopo aver dominato le classifiche dell’estate 1983, è diventato un brano simbolo dell’estate passando alla storia come inno alla leggerezza estiva e ballo di gruppo per eccellenza, riscoprendone “l’angosciante tematica del testo che nessuno ha voluto comprendere”. Mentre Linda Dalisi firma, con Matteo Luoni una rilettura di Aiace e la mette in scena con Abraham Kouadio Narcisse, Estelle Franco ed Annibale Pavone.

Omaggio al dizionario “dadapaz” del grande Andrea Pazienza, Marta Dalla Via presnta in “anteprima nazionale” il suo “Personale Politico Pentothal – Opera rap per Andrea Pazienza” con Omar Faedo (MOOVA), Simone Meneguzzo (DJ MS), Michele Seclì (LETHAL V), Alessio Sulis (REBUS), Giovanni Zaccaria (ZETH CASTLE), dove “le parole del titolo sono nodi di contenuto e il tentativo di scioglierli è lo spettacolo stesso”.

Nella sua tenera e disperata visita alla tomba materna Saverio La Ruina, autore e protagonista di “Masculu e fìammina”, racconta la vita di un omosessuale meridionale che non ha saputo fare outing; Oscar De Summa con “La Cerimonia” mette in scena le ansie di una vita”normale”, con lui Vanessa Korn, Marco Manfredi e Marina Occhionero; Francesco D’Amore e Luciana Maniaci con “La Crepanza – Ovvero: come danzare sotto il diluvio” portano in scena il vago percorso di due giovani senza qualità “segnati da piccoli e scialbi dolori, insofferenti l’uno all’altra, unici esseri umani rimasti sulla faccia della terra”, la regia è di Andrea Tomaselli. E c’è, molto atteso, il debutto di Roberto Latini con la sua rilettura de “Il Cantico dei cantici”, uno dei testi più antichi di tutte le letterature, dolcissimo inno alla bellezza dai complessi significati. In oscillanti percorsi di infelicità Stefano Cordella porta in scena “Io non sono un gabbiano” affidandone i personaggi a Camilla Pistorello, Camilla Violante Scheller, Francesco Meola, Umberto Terruso, Dario Merlini, Dario Sansalone, Fabio Zulli e Daniele Crasti. “Lingua di cane”, con Franz Cantalupo, Sara D’Angelo, Elisa Di Dio, Noa Di Venti, Mauro Lamantia e

Rocco Rizzo, drammaturgia di Sabrina Petyx e regia di Giuseppe Cutino è “uno spettacolo che attraversa sogni, storie, paure, amicizie, inimicizie, addii, tradimenti e speranze, dando voce a storie semplici e pensieri che non è difficile pensare me doloroso ammettere”.
Laboratori, incontri e programmi musicali per i “dopofestival”, completano le offerte di questa edizione di “Primavera dei Teatri”.

 

*Articolo redatto da Giulio Baffi, Presidente della Ass. Naz. Critici di Teatro, ospite della Rassegna

Author: Redazionale

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