Roma 19 maggio, approvata mozione M5S per chiudere la Casa Internazionale delle Donne: bagarre in aula

  

Roma 19 maggio, approvata mozione M5S per chiudere la Casa Internazionale delle Donne: bagarre in aula

ROMA – Nonostante i ripetuti inviti delle opposizioni a rinviare la discussione a martedì, dopo l’incontro in Giunta, e tra le grida “onestà, onestà” da parte delle attiviste presenti tra il pubblico, il presidente dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito, ha messo ai voti la mozione M5S a firma Gemma Guerrini sulla Casa internazionale delle donne, che è stata approvata dalla maggioranza pentastellata con 27 favorevoli e 2 contrari.

Al momento del voto la protesta è esplosa nuovamente: le militanti hanno continuato a gridare impedendo di fatto la prosecuzione dei lavori. “La seduta è sospesa a causa dei disordini“, ha quindi deciso De Vito.

Roma, M5S vuole chiudere la Casa Internazionale delle Donne: bagarre in aula

Decine di attiviste si sono ritrovate oggi in Campidoglio per manifestare contro il rischio di chiusura della struttura.

Nel mirino c’è la mozione a firma della consigliera del M5S, Gemma Guerrini: le rappresentanti della Casa sono entrate in aula Giulio Cesare in attesa che l’Assemblea capitolina discuta il provvedimento, promettendo battaglia.

La mozione, infatti, “sarà accompagnata anche dalla relazione della stessa Guerrini alla commissione delle Elette del 2 maggio in cui si permette di liquidare il progetto della Casa Internazionale delle donne come fallito solo perché non riusciamo a pagare integralmente il canone onerosissimo di affitto“, spiegano le manifestanti.

Sottolineando che “abbiamo già risposto, contestando le affermazioni inesatte e pretestuose della relazione Guerrini, e abbiamo più volte sollecitato la riapertura del Tavolo di trattativa con la Giunta che è stato inspiegabilmente sospeso da quattro mesi. L’attacco ai luoghi delle donne da parte di questa amministrazione è intollerabile e pericoloso. Viene negata l’importanza della presenza politica e culturale del femminismo e delle donne così come vengono chiusi gli altri spazi di attività sociale”.

A dare man forte alla protesta diversi esponenti politici, dal segretario del Pd Roma, Andrea Casu e alla consigliera regionale dem Marta Leonori alla capogruppo della Lista civica Zingaretti alla Pisana, Marta Bonafini. Presente anche l’ex assessore alla Cultura della Regione Lazio, Giulia Rodano.

 “Giù le mani dalla Casa”, “La Casa non si tocca”, e poi via con lunghi cori di “buh” e “vergogna”. Dura protesta in Assemblea capitolina delle attiviste della Casa internazionale delle donne, che al momento della presa di parola della consigliera M5S, Gemma Guerrini per illustrare la mozione a sua firma sul futuro della struttura, sono esplose in grida di contestazione nei confronti della maggioranza, indossando magliette ed esponendo cartelli con su scritte le loro ragioni chiedendo a gran voce lo stralcio del provvedimento dall’ordine dei lavori della seduta.

Il presidente dell’Aula, Marcello De Vito, è stato costretto a sospendere l’Assemblea e a convocare una conferenza dei capigruppo per decidere il da farsi.

La mozione portata in Aula dal M5S prevede l’impegno per la sindaca Virginia Raggi e la Giunta a ‘riallineare e a promuovere il Progetto Casa internazionale della donna alle moderne esigenze dell’amministrazione e della cittadinanza, attraverso la creazione di un centro di coordinamento gestito da Roma Capitole e prevedendo con appositi bandi il coinvolgimento delle associazioni’.

È bagarre in aula Giulio Cesare, dove la seduta è ripresa e la consigliera M5S Gemma Guerrini ha cominciato a illustrare la sua mozione sulla Casa internazionale delle donne. Immediata è ripresa la protesta delle attiviste della struttura di via della Lungara, che hanno subissato di fischi la comsigliera e gridato ininterrottamente “Giù le mani dalla casa”, coprendo l’intero intervento.

Avete paura di sentire la verità, non avete mai voluto ascoltare“, le parole di Guerrini, che hanno avuto come effetto l’intensificarsi della protesta. Nel frattempo, in segno di solidarietà alle manifestanti, i consiglieri del Pd hanno occupato gli scranni della Giunta: “Non ci sono le condizioni per proseguire i lavori“, ha detto il capogruppo dem Giulio Pelonzi. Il presidente dell’Aula, Marcello De Vito, ha invitato i consiglieri a proseguire la discussione del documento nonostante la protesta.

 “Oggi siamo qua per rilanciare il progetto della Casa internazionale delle donne che è stato e deve essere un utile strumento dell’amministrazione. Basta all’inerzia, alla negligenza e all’incuria perché il debito più grande verso la città è stato maturato da chi in questi decenni la città l’ha governata. Non c’è mai stato controllo politico e questo è il risultato. Oggi la politica può riappropriarsi delle sue responsabilità”. Lo ha detto la consigliera del M5S, Gemma Guerrini, illustrando in Assemblea capitolina la mozione a sua firma sulla Casa internazionale delle donne.

“Chiediamo in base a delibere e ordinanze sindacali mai abolite di riallineare e promuovere il progetto alle moderne esigenze dell’amministrazione e della cittadinanza e a valutare la creazione all’interno del complesso del Buon Pastore di un centro di coordinamento gestito da Roma Capitale, dei servizi per il sociale e le pari opportunità diffusi, e a prevedere il coinvolgimento delle realtà associative mediante appositi bandi”, ha concluso Guerrini.

Fonte: www.dire.it

Author: Redazionale

Share This Post On