“Se la terra trema” Sala Uno di Roma 8-18 marzo

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Sala Uno di Roma

Stagione teatrale 2017 | 2018

Mariné Galstyan a marzo a Sala Uno con

 “Se la terra trema”

e ad aprile nel film tv “Tutto il mondo è paese” con la regia di Giulio Manfredonia

Mariné Galstyan

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Mariné Galstyan sarà la protagonista dall’8 al 18 marzo al Teatro Sala Unodello spettacolo –  in prima nazionale –Se la terra trema, scritto e diretto da Maria Inversi (Produzione La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello)

L’attrice, di origine armena, interpreta una donna, di cui non si conoscono nome, provenienza e destinazione, divenuta cieca a seguito di una serie di vicissitudini avverse. Mariné Galstyan metterà in scena le fragilità della protagonista, ma soprattutto il coraggio e la forza estrema di far fronte alla nuova situazione trasmettendo al mondo- pubblico, speranza. Lei, forse, è la sola superstite di un terremoto, di una città abbattuta, di un aereo caduto, forse si è persa allontanandosi dal gruppo fuggitivo…ogni supposizione sarà valida. Un video a dirci che le città si sgretolano, mentre lei si narra tra passioni e tenerezza, tra danza e canto. Si assiste alla ricostruzione di un’identità femminile che rintraccia, nella memoria, accadimenti del contesto famigliare che la vide, pur nella povertà, felice.

“Per me è stato molto difficile lavorare su questo personaggio – afferma Mariné Galstyan – ma allo stesso tempo è stata una bellissima sfidacon me stessa.Mi piacciono le sfide! In questo caso la difficoltà è stata maggiore, perché sto lavorando con una poetessa (Maria Inversi ndr) che ha un modo di scrivere molto affascinate. E’ bello lavorare con lei, è come uno specchio, mi metto completamente nelle sue mani. Il mio personaggio non si sa da dove arriva, e prima di metterlo in scena, abbiamo parlato tanto di questa donna.Credo di poter dare tanto a questo personaggio perché la mia storia di emigrazione mi fa sentire questa donna molto vicina”.

Il personaggio è espressione della storia umana, sociale e universale che oggi ci interroga in modo incalzante, poiché la trasmigrazione è divenuta massicciamente femminile e dunque, rappresentativa, anche dei velocissimi mutamenti sociali.

“Tutti noi talvolta ci sentiamo fuori posto – afferma Mariné – il personaggio che interpreto non ha vista ne memoria, vive una situazione tragica, ma la storia non viene raccontata affatto in maniera tragica: lei riflette sul suo vissuto, arriva a ricordare la sua famiglia, la sua storia e pensa a quanto siano fondamentali le radici dalle quali lei, volente o nolente, si è dovuta allontanare.Parla tante lingue, francese, portoghese, spagnolo, tedesco, armeno, perché appartiene al mondo e talvolta canta, perché il canto le permette di sfuggire al dolore.I disastri  accadono dappertutto e questa donna può essere ognuno di noi”.

Non è la prima volta che Mariné Galstyan interpreta  un personaggio vittima di guerre e  emigrazione: “Sono armena, terza generazione dopo il genocidio, il mio bisnonno è sfuggito al genocidio e io ho nel sangue questo dolore. Con la mia compagnia teatrale,InControVerso, in questi anni, ho realizzato lo spettacolo IL GRANDE MALE, che non è solo uno spettacolo ma una missione; per gli artisti armeni – secondo me – deve essere una missione, rendersi portavoce del crimine compiuto. Io mi sento a mio agio a interpretare questi ruoli, perché li sento nelle mie corde e li vivo come una missione”.

Molti sono i progetti che vedono impegnata Mariné Galstyan. Ad aprile sarà in onda su Rai1 la fiction d’impegno sociale prodotta da Picomedia, Rai Fiction e Ibla Film, ‘Tutto il mondo è paese’, ispirata alla vera storia del sindaco di Riace Mimmo Lucano. La Regia è di Giulio Manfredonia, protagonista Beppe Fiorello:“Sono molto felice di aver fatto questo film, sono la signora Sharif, moglie di un rifugiato curdo, facente parte del primo gruppo di emigrati arrivatia Riace in Calabria. Il mio ruolo è bellissimo e mi rende orgogliosa avergli dato voce, corpo e anima”.

A maggio ancora teatro per Mariné: “Sarò a Cometa Off con il riadattamento di Pallottole su Broadway di Woody Allen, interpreto il ruolo di Caramella, una show girl – amante di un mafioso – che vuole fare l’attrice a tutti i costi. devo interpretare una ragazza totalmente priva di talento e decisamente insopportabile. E’ un ruolo che mi piace molto e dovrò lavorarci parecchio”.

A novembre poi, con la mia compagnia, InControVerso, porteremo in scena lo spettacolo A porte chiuse di Sartre, dove sono interprete e regista. Con me in scena ci sono anche Eleonora Scopelliti nel ruolo di Estelle, Sargis Galstyan (nel ruolo di Garcin) – mio marito nella vita, attore e ballerino eccellente, che in questo spettacolo cura anche le coreografie.

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  Teatro Sala Uno S. Giovanni – Piazza di S. Giovanni in Laterano n. 10  tel. 067008691

8 -18 marzo 2018 h. 21  domenica h. 18

durata h. 1,10

 

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Ufficio Stampa per Mariné Galstyan

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Maya Amenduni
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mayaamenduni@gmail.com

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Author: Redazionale

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