My.Mov.- Vita macellaia (classici in tv, “Delicatessen”, un film di Jeunet e Caro)


Su  Iris tv è andato in onda la sera del 27 giugno  un film bizzarro, “scostante”, del tutto dimenticato. Si tratta di “Delicatessen”, che al suo esordio del 1990 aveva destato interesse di pubblico e di critica. Ripercorrariamolo con una scheda da mymovies.it

La moviola del tempo (Classici in tv)

 

 

VITA MACELLAIA

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“Delicatessen”

Un film di Jean-Pierre Jeunet, Marc Caro. Con Pascal Benezech, Dominique Pinon, Marie-Laure Dougnac, Jean-Claude Dreyfus, Karin Viard. Prod. Francia 1990

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Nel condominio di una Parigi prossima ventura, dove il degrado fisico e morale troneggia su tutto, si intersecano le storie di strani personaggi: papà, mamma e figli Tapioca che sono affetti da una fame inestinguibile; la coppia benestante che è tutta presa nei progetti di fantasiose maniere per suicidarsi; i fratelli Kube che trascorrono i giorni costruendo insoliti giocattoli e souvenir; il macellaio Clapet che scambia carne umana con sacchi di lenticchie; sua figlia Julie che coltiva la passione per la musica studiando al violoncello… Un giorno Julie si innamora di Louison, clown dall’animo innocente, giunto nel caseggiato in cerca di alloggio e disposto a pagarsi il vitto occupandosi della pulizia dei locali.

Quando intuisce che il padre lo ha scelto come nuova vittima per rifornirsi di carne, la ragazza non esita ad allearsi con una banda di teppisti – i “trogloditi vegetariani” che vivono nel sottosuolo – per salvargli la vita.
Atmosfere surreali sottolineate da una fotografia cupa e da un accompagnamento musicale stridente, enfatizzano le strane vicende dei protagonisti costretti a condividere un palazzo simile ad una prigione bunker, visitato da un postino pazzoide che riverbera la violenza del mondo esterno.

Il pubblicitario Marc Caro e Jean-Pierre Jeunet, vignettista umoristico e futuro regista di Alien 4 – La clonazione, collaborano alla realizzazione di un film eccentrico e visionario che strizza l’occhio – con eclettica disinvoltura – a Gilliam, Fellini, Clair, Carné e ai fumetti post-apocalittici francesi. Accolto tra gli applausi della critica, il film inaugurerebbe la nuova stagione del “realismo magico o poetico” del cinema francese.

Parabola feroce e amara dell’impossibilità di una convivenza civile, o sarcastica parodia degli stilemi di un certo fanta-horror, il film è senza dubbio un’opera originale e provocatoria, ma come tutti i film di esordio che ambiscono allo status di “pellicola d’autore” sfiora i difetti di un intellettualismo narcisistico che appesantisce il (possibile) racconto di troppi e cervellotici significati.

Author: admin

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