Lo spettatore accorto
AMORE!?!?…… PARLIAMONE!
“Ti parlerò d’amor……”
Spettacolo musicale prodotto dall’Associazione Incanto Mediterraneo. Regia: Emanuele Puglia
Con: Daniela Rossello, Emanuele Puglia, Laura Giordani, Alessandro incognito, il trio “Le Disarmoniche” (Maria Cristina Litrico, Noemi Carpinato, Roberta d’Amico). Orchestra: Giovanni Apa Opera jazz Quartet. Coreografie: Erika Spagnolo Direttore di scena: Veronica Maugeri. Scenografie; Salvo Sposito e Maurizio Calabrese. Costumista: Piero Giuffrida.
Al Teatro “Sciascia” di Aci Bonaccorsi (CT)
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Un’era antica e felice, quando amore faceva sempre rima con cuore ed ogni storia, per tutti, si concludeva in felici(bum!)tà. Oggi, in questi tristi tempi, possiamo soltanto procedere in modo scientifico a dissertare e dissezionare le epoche dei nostri (bis) nonni, un lavoro tra l’entomologo e l’archeologo, sempre appassionante e divertente.
Un aitante professore disserta appunto sull’aspetto più sonoro dei tempi andati (le canzonette italiane di quasi un secolo) partendo dall’unità nazionale, per giungere al “Volare” sanremese di Mimmo Modugno. Perché le musiche popolari non “sono solo canzonette”, ma un modo di raccontare la nostra storia. Il professore è lo splendido Emanuele Puglia, anche ottimo regista, che ci introduce in un mondo di suoni e passioni con perfetta “ars retorica”, da vero accademico. La sua capacità ed avvenenza sono oggetto di vari tentativi, di farne preda, da parte della sua assistente, una esilarante Laura Giordani, che vorrebbe passare dalle parole d’amore…. ai fatti.
Un meccanismo quasi perfetto, con tempi moderni e gradevolmente televisivi, che dà lo spunto per un elegante tragitto evocativo, attraverso la storia della musica leggera italiana che ha segnato i sogni d’amore di intere generazioni. I siparietti tra professore ed assistente introducono con naturalezza i cantanti principali: Daniela Rossello, brava, bella e garbata, vera etoile della serata e Alessandro Incognito voce elegante, anche come attore, già perfetto Renzo nel suo “Promessi sposi”; lo spumeggiante trio “Le disarmoniche” corrobora e storicizza le canzoni . La professionalità delle rievocazioni è efficacemente coadiuvato da un dinamico corpo di ballo, diretto da Erika Spagnolo, che riesce a circoscrivere e far esplodere le belle potenzialità dei bravi ballerini, rendendo più attuale la rappresentazione. Anche i due studiosi (Emanuele e Laura) vengono coinvolti e contaminati dall’argomento trattato, mostrando notevoli capacità canore, che si giovano del recitativo attoriale, che particolarmente emerge interpretando le canzoni più divertenti.
Una serata perfetta, sorretta da un pubblico entusiasta che, spesso a scena aperta, elargisce lunghi e calorosi applausi. Uno spettacolo ricco e completo, da esportare, un tipo di rappresentazione che purtroppo non si vede più neanche nelle opulenti TV generaliste.
Bravi! Bravo Salvo Sposito, manager d’altri tempi.