Franco LA MAGNA- La morte di Bellini a Puteaux (in una pièce di D. Trischitta. Regia M. Perrotta)
Lo spettatore accorto
LA MORTE DI BELLINI A PUTEAUX
Massimiliano Perrotta realizza una pièce di Domenico Trischitta al Piccolo di Catania
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Un Bellini nostalgico, struggente, ingenuo, raggirato da uno spregevole banchiere di origini ebree e dalla sua misteriosa “finta” moglie (poi pentita); che narra dei disagi nei salotti bene di Parigi, canzonato per la sua scarsa conoscenza della lingua. E continuamente con il pensiero rivolto a Catania, ai suoi cari, alla madre, al nonno, in un rimpianto interminabile. Infine abbandonato, in sospetto di colera, nella funerea villa di Puteaux (nei pressi di Parigi) e lasciato morire da solo tra atroci tormenti, delirante tra dubbi e apparizioni.
Domenico Trischitta, scrittore e drammaturgo catanese, al quale non interessa di gettar altra luce sul “mistero” della morte (in molti ancora continuano a credere perfino ad un avvelenamento) fornisce una sua teatrale “verità” sulla fine del grande evangelista del melodramma italiano, il catanese Vincenzo Bellini (morto a meno di 34 anni), riportando il “genio” alla tragica dimensione umana, alla banale quotidianità, finché “nel febbrile monologo conclusivo – scrive il regista Massimiliano Perrotta – mentre disperatamente prova ad afferrare la vita che gli sfugge di mano, Bellini (addirittura, n.d.a.) finisce col dubitare di se stesso, del proprio destino…così approdando alla sua nuda verità di uomo”.
Apprezzabile recitazione del terzetto attoriale, guidato dalla sicura regia di Massimiliano Perrotta.
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“Bellini a Puteaux” di Domenico Trischitta. Regia di M. Perrotta. Piccolo Teatro di Catania.
Con Piermarco Venditti, Carlo Caprioli, Ornella Cerro; costumi Cettina Bucca; produzione La Vetrina dell’Arte
Regia Massimiliano Perrotta.