Roma, Officine delle Arti Pier Paolo Pasolini- 6 e 7 maggio, di scena “Le cognate” di M. Tremblay. A cura di V. Cruciani

Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, Roma

 

TRA MUSICA E TEATRO

GLI APPUNTAMENTI DI MAGGIO

Ingresso libero fino a esaurimento posti

6  maggio (ore 21) –   7 maggio (ore 18)

LE COGNATE

Cognate_Cruciani 1


di Michel Tremblay

a cura di Veronica Cruciani

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Continuano gli appuntamenti organizzati dall’hub culturale della Regione Lazio Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, centro di formazione artistica per la musica, il teatro e il settore multimediale sotto la guida rispettivamente di Massimo Venturiello, Tosca e Simona Banchi. Fino alla fine di maggio una serie di incontri serali che spaziano dal teatro alla canzone.

Si parte il 6 maggio alle 21 (in replica il 7 maggio alle 18) con la sezione Teatro di Officina Pasolini che mette in scena Le cognate di Michel Tremblay, a cura di Veronica Cruciani. Scritta dal drammaturgo canadese, “Le cognate” è una graffiante commedia ambientata negli anni Sessanta che rappresenta una critica profonda e impietosa alla società dei consumi.

Le protagoniste sono quindici donne alle prese con l’improvvisa vincita di un milione di punti al supermercato, che scatenerà nel gruppo invidie, gelosie, speranze e desideri sottolineando la totale sudditanza dell’intera comunità al consumismo.

Michel Tremblay è l’autore canadese più conosciuto e più importante in patria e all’estero. La sua scrittura mescola, con un’audacia tutta nordamericana, dialoghi di stampo popolare ed impianto naturalista con monologhi/confessioni e cori surreali che portano verso una comicità quasi epica.

I giovani artisti della sezione teatro daranno così forma ad una galleria variopinta di donne: femmine annoiate e alienate, all’eterno inseguimento di mariti traditori e superficiali.

“La potenza del testo di Tremblay consiste nel tratteggiare contraddizioni esistenziali tipiche non solo del microcosmo femminile che racconta ma dell’intera società dei consumi. Uno spettacolo dai numerosi spunti comici ma che racconta una grande tragedia umana”.    (Veronica Cruciani)

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Ufficio stampa | Antonella Mucciaccio

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