Francesco NICOLOSI FAZIO- Ritrovata (“L’esclusa” di Pirandello al Centro Zo di Catania)

 

Lo spettatore accorto


 

 

RITROVATA


“L’esclusa” di Luigi Pirandello.  Riduzione, Adattamento, Scrittura scenica  e Regia: Salvatore Guglielmino.  Con: Laura Giordani, Laura Sfilio, Antonio Caruso.  Produzione: Teatro musica off.

Al Centro Zo . Catania.

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All’interno di una bella serata di teatro, degustazione e musica, questa con lo spettacolo etnico-musicale di “Latin swung – Brucia la terra”, Salvo Guglielmino è riuscito da inserire, esordendo a Catania, una novità assoluta: la laboriosa riduzione teatrale del romanzo di Luigi Pirandello: l’Esclusa. Più che mai riteniamo che necessita la trama.

Marta è una giovane sposa siciliana, intellettualmente invaghitasi di un politico che, in virtù del mandato, vive a Roma. Il rapporto, pur se solo epistolare, viene scoperto dal marito che immediatamente la ripudia, rispedendola alla famiglia di lei. L’evento ovviamente sconvolge del tutto anche la famiglia della donna: il padre muore, l’azienda familiare fallisce, arriva la miseria. Grazie al suo diploma, la protagonista riemerge nella società, vincendo tutte le calunnie paesane, riaffermando la sua dignità, al punto da lasciare l’onorevole, poi diventato amante, e rifiutare la tentata rappacificazione da parte dell’imbelle marito.

Guglielmino offre in questa piece un taglio moderno femminista alla vicenda che, in questa presente era di femminicidi, non è poi così desueta. Far interpretare ad un solo attore i tre uomini della vita di Marta (Padre, marito ed amante) ci fa capire che i maschi sono tutti gli stessi, da sempre, con una costante e terribile delusione per le povere donne, come nella coeva “Signorina Giulia” di Ibsen.

Uno spettacolo gradevole, garbato e funzionale, che sta girando la Sicilia intera, raggiungendo un buon successo in un pubblico di ogni età, nei giovani si apre pure il dibattito. Questo è già un titolo di merito.

Un trio di attori eccezionali: Laura Giordani, Laura Sfilio, Antonio Caruso. Gli artisti si incasellano in scena con tempi perfetti, dando un ritmo snello ed odierno alla piece, aggiornandola, compiendo, grazie al lavoro preparatorio di Guglielmino, quasi un miracolo nel ridurre nei tempi dell’atto unico un intero romanzo. Come quasi  fosse un’opera ritrovata.

Che Pirandello possa ancora offrire delle vere  e proprie sorprese è, di già, un fatto notevole. Bene! Bravi! Tanti bis!

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