Maria LOMBARDO- Anime separate (“Per un figlio”, un film di S.D. Katugampala)

 

Lo spettatore accorto

 

ANIME  SEPARATE

“Per un figlio”, un film di Suranga Deshapriya Katugampala

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Suranga Deshapriya Katugampala è nato nello Sri Lanka ma vive in Italia ed è il primo immigrato ad arrivare nelle sale con un film,“Per un figlio” (menzione speciale alla Mostra del Nuovo cinema di Pesaro) storia che è sua e di molti ragazzi come lui.

Al centro un’immigrata cingalese che lavora come badante, chiusa in una realtà casalinga di rituali sempre uguali. Poca luce, atmosfera ovatta di solitudine della donna in un Paese straniero dove, nonostante il conforto della comunità d’origine, ci si deve scontrare con le differenze culturali.

Il figlio è cresciuto con i ragazzi del luogo e soffre per le imposizioni della madre la quale si allontana dalla casa dell’anziana solo per prendersi cura di lui nel miniappartamento affittato per dargli una normalità familiare. Siamo in una piccola città del Veneto. Non c’è razzismo. Il film inizia lento come le giornate della donna che accudisce la vecchia.

Personaggio molto bello quello della badante. Il rapporto col figlio per il quale lei si sacrifica, divisa tra due case e due realtà ugualmente claustrofobiche, è  come dice il titolo – il centro di tutto. Siamo sulle orme di “Un’anima divisa in due” il film di Soldini, film di tanti anni fa, sull’adattamento a una società diversa – più difficile qui per la madre che per il figlio – senza potersi staccare dalla propria.

Stilisticamente povero ma adeguato al contenuto, il racconto non si svolge dal punto di vista di un “migrante” ma con sguardo oggettivo, puntato sulla relazione interpersonale. La distribuzione è di Gina Films di Antonino Augugliaro apprezzato regista di “Io sto con la sposa”. Il film indipendente è presentato con un tour nelle sale del regista Katugampala e del produttore suddetto. (LaSicilia.it)

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