Franco LA MAGNA-Le dolenti madri di Pirandello (“Lettera alla madre”, regia di G. Scuto, al Teatro Piscator, Catania)

 

Lo spettatore accorto


LE DOLENTI MADRI DI PIRANDELLO

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“Lettera alla madre”, regia di Gianni Scuto, al Teatro Piscator di Catania

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Donne. Madri dolenti, penosamente urlanti, straziate dalla lontananza dei figli, assenti, “rubati”, dall’innaturale segregazione della figlia. Un teatro di parola “rivisitato”, scrostato dall’imposta fissità del testo e reso mobile con rapidi attraversamenti della scena, nenie sommessamente modulate dagli stessi attori, improvvise cadute, spostamenti continui. Assemblando in un unicum schegge sfrangiate dell’opera pirandelliana Gianni Scuto, regista catanese di lunga carriera (impegnato da molti mesi in una singolare messa in scena teatrale di “Novembre”, tratto da Flaubert) ripropone alcuni testi “sacri” del grande drammaturgo agrigentino, a partire da “Lettera alla madre” (dalla novella “Colloqui con i personaggi”, scritta nel 1915), catturata, insieme a “L’altro figlio”,  anche dal grande cinema dei fratelli Taviani che nel 1984 la inserirono nell’episodio conclusivo dell’epico “Kaos”.

Così la madre stessa di Pirandello (malata, lontana),  Donna Anna Luna de “La vita che ti diedi”, madre d’un figlio ormai irriconoscibile e poi morto, la signora Frola dell’enigmatico “Così è se vi pare”, la madre urlante quasi impazzita della “Favola del figlio cambiato” o la povera Mariagrazia de “L’altro figlio”, che inutilmente attende notizie dai figli emigrati, si alternano (dopo essersi liberate di una lunga catena alla quale appaiono legate entrando in scena)  in un fitto intreccio narrativo di voci, a volte sovrapponendosi, più spesso in soliloqui quasi fantasmatici, a sottolineare che il dolore per quanto appalesato, detto, non si esaurisce mai e resta sempre profondamente individuale, intrasmissibile anche agli animi più sensibili, segnando un’ invalicabile condizione umana, metastorica, di cui la madre diviene simbolo ed epicentro assoluto.

(Con questo lavoro ha preso il via la rassegna teatrale “Scene contemporanee 2017” dello storico Teatro Erwin Piscator di Catania diretta da Melo Failla).

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“Lettera alla madre” Colloqui con i personaggi pirandelliani, con Elmo Ler, Barbara Cracchiolo, Loriana Rosto, Cettina Bonaffini. Regia Gianni Scuto
Al Teatro Erwin Piscator di Catania

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