Cinema- Si conclude la 67a edizione del Festival di Berlino

 

Cinema*

 


SI CONCLUDE LA BERLINALE

berlinale-2017

La capitale tedesca ha iniziato il conto alla rovescia per la partenza della 67° edizione del Festival del cinema di Berlino, sino al 19 febbraio. A presiedere la giuria, il regista Paul Verhoeven

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Si conclude  il Berlino Film Festival, giunto alla 67° edizione. L’evento si era aperto con il biopic Django, sul musicista Reinhardt, opera prima di Etienne Comar, e prevede un programma a dir poco variegato, che spazia da T2, il sequel di Trainspotting, alla premiere mondiale di Logan con l’ultimo capitolo del mutante Wolverine di Hugh Jackman. La giuria è presieduta dal regista Paul Verhoeven, il cui ultimo lavoro Elle ha fatto guadagnato la candidatura all’Oscar 2017 a Isabelle Huppert.

L’unico film italiano in cartellone (ma fuori concorso) è Chiamami con il tuo nome di Luca Guadagnino con Armie Hammer (nella foto in home page una scena del film, ndr), attore presente al festival anche con Final portrait di Stanley Tucci, la storia del pittore e scultore Alberto Giacometti. Alessandro Borghi (già noto per Suburra e il 15 su Rai Uno con la fiction Dalida) è stato selezionato tra le Shooting Star europee, ossia i giovani talenti da tenere d’occhio, mentre la costumista Milena Canonero, già vincitrice di 4 Premi Oscar, sarà insignita durante la manifestazione dell’Orso d’oro alla carriera.

 

trainspotting 2

 

Red carpet affollato

Anche l’elenco delle celebrity presenti alla Berlinale è lungo e variegato e include Richard Gere (The Dinner), Sienna Miller, Charlie Hunnam e Robert Pattinson (Z – la città segreta), Penelope Cruz (The Queen of Spain), Cillian Murphy e Kristin Scott Thomas (The party) e Geoffrey Rush (Final portrait). Alcuni artisti, in occasione del quindicesimo anniversario della piattaforma Berlinale Talents partecipano ai panel con il pubblico per condividere le proprie esperienze davanti e dietro la macchina da presa, dal presidente di giuria alla regista polacca Agnieszka Holland, da Maggie Gyllenhaal (giurata internazionale di questa edizione) alla sceneggiatrice iraniana Ana Lily Amirpour.

Mille storie, mille volti

Le pellicole presenti al festival raccontano le storie più diverse, da The other side of hope del finlandese Aki Kaurismaki sulla dipendenza da gioco d’azzardo di un ristorante che incontra un rifugiato siriano. Ana, mon amour di Calin Peter Netzer (Orso d’oro nel 2013) si concentra sui sentimenti tormentati di due studenti. The midwife con Catherine Deneuve racconta vicende tutte al femminile mentre Maudie racconta la biografia dell’artista canadese Maud Lewis con Ethan Hawke. A queste, tra le più attese, si aggiungono i film già citati, da Trainspotting 2 alla presenza del regista Danny Boyle e del cast, al dramma familiare The dinner fino a Viceroy’s House con Gillian Anderson e Hugh Bonneville, un dramma storico fra India e Regno Unito.

Non solo film

Non solo grande schermo, però, perché la tv continua a farsi strada alla Berlinale con alcuni appuntamenti molto attesi, tra cui Patriot, una spy story disponibile presto su Amazon Prime Video, e SS-GB firmato BBC One, che ipotizza un mondo in cui i nazisti invadano la Gran Bretagna sconvolgendo gli equilibri mondiali. Basti pensare che lo scorso anno la serie-evento pluripremiata The Night Manager con Hugh Laurie e Tom Hiddleston è stata presentata proprio al Festival di Berlino, stesso palcoscenico dell’anteprima di 1992, solo per citare un paio di casi che hanno anticipato prodotti seriali apprezzatissimi (*millecanali)

Author: admin

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