Racconto su quadro
NOTTE STELLATA (CON GALASSIA M51) DI VINCENT VAN GOGH
Là, dove si esaudiscono i desideri. Proprio là vorrei trovare un angolo dove riposare la mente, stanca dalla fatica che ogni giorno la spossa senza tregua. Inseguire i pensieri mi diventa difficile ormai, devo continuamente difendermi dalle loro insidie.
Eppure sono convinta che ci sia un luogo dove si esaudiscono i desideri. Non può non esistere. Come faremmo altrimenti noi, miseri mortali, a credere per una vita intera che i sogni che più ci stanno a cuore hanno un senso: quello di trasformarsi in realtà?
Questo luogo forse è distante, in una zona così lontana dell’universo che può apparire soltanto in certe notti limpidissime. Forse è una galassia, ammasso di milioni di stelle, vortice di gas e polveri siderali che brilla nella notte solo a chi riesce a vederla, forse solo a chi vuole vederla.
Puntando gli occhi al cielo, nelle orecchie un vago suono etereo, come celestiale, scruto il nero infinito, riconoscendo le costellazioni più conosciute. Ma non sono il Grande Carro, non il Piccolo e nemmeno la cintura di Orione i luoghi dove vengono soddisfatti i desideri. Troppo vicini, troppo lucenti. Troppo facile pensare che l’angolo tranquillo che sto cercando sia così banale, così visibile, così chiaro.
La via dei desideri è una strada in salita, tutta curve, sterrata, una strada bianca. È una via difficile e, proprio per questo, la si ama di più: sono gli amori complicati quelli che maggiormente ci attraggono, e quelli che più ci fanno soffrire.
Questa fase della mia esistenza è affollata di sogni, le mie notti sono frequentate da aspirazioni che fantastico possibili, ma che temo irrealizzabili. Per questo la mente è stanca, continuamente affaticata.
La speranza che quel posto esista, però, tiene in vita e, anzi, alimenta pensieri che si rincorrono in continuazione, senza sosta, come nel vortice delle galassie.
È lì, proprio in quei vortici, in quelle galassie lontane nello spazio siderale che credo vengano esauditi i sogni, che si soddisfino i desideri. Allora perché preoccuparsi inutilmente? Lascio briglia sciolta all’immaginazione: ho letto che le galassie sono più di cento miliardi…