Fra. La Ma. -L’esilarante sogno di William Shakespeare.(Teatro Brancati di Catania)
Lo spettatore accorto
L’ ESILARANTE SOGNO DI SHAKESPEARE
Al Teatro Brancati di Catania, uno spettacolo diretto da Nicasio Anzelmo
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Scritta dal Bardo per divertimento (ma con un fondo sottile d’inquietudine) “Sogno d’una notte di mezza estate” ha sperimentato con successo, nella nuova messa in scena del Teatro Brancati di Catania per la regia di Nicasio Anzelmo, il registro d’una scatenante comicità, inframmezzando l’uso del dialetto siciliano a vere e proprie esilaranti invenzioni linguistiche, portando sulla scena un team di promettenti giovani attori che ruotano funambolicamente attorno alla veterana Margherita Mignemi, nei panni di Bottom.
La storia, ormai un classico, spericola tra Atene (ove la vita scorre nel suo quotidiano svolgimento) e una foresta incantata (tutto da immaginare nella nuda messa in scena, che si limita a modificare solo il colore di fondo del proscenio), abitata da elfi e fatine, dove la magia stordisce e imbroglia con i sortilegi di Puck i malcapitati protagonisti, fino a sconvolgere le esuberanti pulsioni d’amore degli amanti invertendone l’oggetto amato o (peggio) indirizzandole verso mansueti quadrupedi.
Come nell’impianto classico delle commedie di Plauto tutto, alla fine, come spesso accade, troverà la giusta ricomposizione ma, non prima d’aver ancor più rallegrato il pubblico con l’ultima parte della commedia shakespiriana, dove la sgangherata compagnia d’attori, finalmente ricostituitasi dopo le mirabolanti avventure notturne nel bosco fatato, intrattiene con una sbilenca recita-farsa le tre coppie di sposi, anch’esse riunite per le nozze.
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“Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare. Teatro “Brancati” di Catania
Con Margherita Mignemi, Plinio Milazzo, Salvo Piro, Elisabetta Alma, Giuseppe Bisicchia, Massimo Giustolisi, Roberta Andronico, Alessandro Burzotta, Pietro Casano, Angelo D’ Agosta, Luigi Nicotra, Marina Puglisi, Eleonora Sicurella, Giovanni Strano, Irene Tetto.
Scene Jacopo Manni, realizzazione costumi Mela e Rosa Rinaldi.
Regia di NIcasio Anzelmo; coreografie Barbara Cacciato; luci Sergi Noè; scene Jacopo Manni, costumi Sara Verrini