Franco LA MAGNA- Il remake pernicioso (adesso tocca a “Ben-Hur”)

 

Lo spettatore accorto




REMAKE PERNICIOSO

 

Tocca a “Ben Hur”, altra vittima del malvezzo hollywoodiano (e non solo)

****

 

Il pernicioso “malvezzo” della macchina da guerra hollywoodiana, sfornare remake di blokbusters del passato, colpisce ancora e male. Questa volta è toccato a “Ben-Hur”, l’avventuroso romanzo biblico di Lew Wallas, già trasposto sul grande schermo ben tre volte (due le versioni mute ed una, celeberrima di William Wyler del 1959, costosissimo kolossal che ebbe 11 Oscar). Risultato finale deludente, come sempre quando si riprende qualcosa di già perfettamente compiuto, e il confronto del film di Timur Bekmambetov (regista e produttore kazako, sconosciuto ai più) con la versione di Wyler ne mostra tutte le drammatiche deficienze.

A partire dal tandem attoriale (Ben-Hur – Messala), minuscola prova recitativa al confronto di quella Heston-Hawkins, fino al penoso sconvolgimento della sinossi (dall’invenzione di Messala fratello adottivo, smanioso di autoaffrancarsi dalla famiglia patrizia che lo ha accolto, al perdono e alla stucchevole e consolatoria pacificazione finale dopo la spettacolare corsa delle quadrighe, in cui l’ormai “romano” Messala invece di morire perde mezza gamba). Il tutto, ovviamente, sotto il riverbero abbacinante e purificatore del calvario di Gesù Cristo, il cui tribolato passaggio sulla terra (accompagnato da pioggia miracolosa) affranca gli uomini d’ogni bramosia di vendetta.

Inutile, nuova, grossolana spettacolarizzazione – accompagnata da maldestri tentativi di attualizzazione (altrettanto inultilmente supportata dalle tecnologie digitali) – d’un mito del cinema che non lesina battuta per mostrare i romani alla stregua di feroci barbari corrotti e corruttori e nulla aggiunge (ed anzi sottrae) al film di Wyler, nel bene e nel male, entrato nell’immaginario collettivo mondiale e ancora in lista americana (e non soltanto) delle opere da salvare. Anacronistici costumi da mille e una notte. Probabile flop o (più probabilmente?) nuovo successo mondiale al box-office, spinto da un battage pubblicitario come sempre ammannito per obnubilare ogni scelta autonoma e ponderato giudizio estetico.

Interpreti:  Jack Huston (Giuda Ben-Hur), Toby Kebbell (Messala), Morgan Freeman (sceicco Ilderim),Nazanin Boniadi (Esther), Rodrigo Santoro (Gesù Cristo),Pilou Asbæk (Ponzio Pilato ), Sofia Black D’Elia (Tirzah), Ayelet Zurer (Naomi), Haluk Bilginer (Simonide), David Walmsley (Marco Decimo)

 

Author: admin

Share This Post On